Crescono i contagi Covid nell’intero versante nord dell’Etna. I numeri ufficializzati sono impietosi. A Bronte sono 239, qualcuno in più rispetto all’ultima rilevazione, 20 a Maletto, 36 a Maniace e 93 a Randazzo. Sono i dati ufficiali dell’ultimo giorno dell’anno, quando ancora non si erano verificati i possibili assembramenti dei cenoni di San Silvestro. Per questo la situazione preoccupa un po’tutti, in particolare quanti hanno in casa anziani con patologia croniche. Alcuni hanno l’impressione che le autorità stiano permettendo il proliferare del virus, consci della protezione dalla malattia grave che garantisce il vaccino e costretti dall’importanza di non frenare l’economia. «Io ho i nonni anziani e con diverse patologie – afferma un giovane –. Sono vaccinati con la terza dose, ma temo che il contagio per loro possa essere letale. Temo che, se contagiato e asintomatico, io stesso possa essere il veicolo del virus. Secondo me un esercito di asintomatici potenzialmente contagioso per tutti circola tranquillamente».
E in proposito il sindaco Francesco Sgroi conferma la necessità della prudenza: «Non dobbiamo abbassare la guardia – afferma – siamo in piena quarta ondata e tutti i soggetti fragili vanno tutelati. Di buono però c’è che i medici confermano che con la vaccinazione anche per gli anziani il rischio di malattia grave si riduce, ma certo non dobbiamo rischiare. Oltre a vaccinarci dobbiamo continuare a indossare la mascherina, igienizzarci le mani spesso e non assembrarci mai. Solo così salvaguarderemo la salute dei nostri anziani». Il sindaco conferma che la maggior parte dei contagiati di Randazzo hanno solo lievi sintomi. Ci sono però persone che sono state ricoverate, ma Sgroi preferisce non dire se sono tutte non vaccinate. «Non lo dico per tutelare la loro privacy – sostiene – accontentatevi nell’apprendere che i dati in mio possesso mi fanno capire che i vaccini funzionano veramente. Quello che non sta funzionando sono alcuni settori della sanità siciliana. Il Covid sta penalizzando pazienti che soffrono per altre patologie che devono rinviare gli interventi, funziona male il servizio di raccolta dei rifiuti dei contagiati e, mancando i reagenti, i referti dei tamponi molecolari vengono consegnati in ritardo». Fonte “La Sicilia” del 02-01-2022