All’ombra dell’Etna si è scritta una delle più belle e recenti storie del calcio italiano, ossia quella del Catania. La società etnea, attualmente in Serie C, è stata protagonista di una serie di annate strepitose a partire dalla metà degli anni 2000, quando riuscì a ottenere una storica promozione in Serie A alla fine della stagione 2005-06 dopo un secondo posto nella serie cadetta. Quella formazione poteva contare su un tridente d’attacco di tutto rispetto formato da Giuseppe Mascara, Jonatha Spinesi e Roberto De Zerbi, oggi uno degli allenatori più promettenti del panorama italiano. Da quel momento in poi i rosso azzurri si sarebbero affermati come una delle più grandi realtà calcistiche del sud Italia, giocando ben otto campionato di Serie A consecutivi. L’ottimo lavoro di un direttore sportivo come Pietro Lo Monaco servì alla squadra etnea per crescere in maniera esponenziale, raggiungendo il picco del rendimento nella stagione 2012-13, quando il Catania arrivò all’ottavo posto in campionato e alle semifinali di Coppa Italia.
Dal 2006 al 2014 allo stadio Angelo Massimino, i tifosi erano stati spettatori di uno spettacolo mai visto prima di allora. Erano gli anni del Catania argentino per via della presenza più che abbondante di tanti rappresentanti del paese sudamericano nella rosa del club siciliano. Non va neanche dimenticato che Diego Pablo Simeone, allenatore di un Atletico Madrid con molte opzioni di vincere la Champions League secondo le scommesse sportive di calcio più attuali, iniziò la sua carriera da tecnico di successo proprio a Catania. Nel capoluogo siculo il Cholo prese la rincorsa per poi andare all’Atletico e diventare uno dei tecnici più di successo in assoluto. Erano gli anni in cui il Catania era la squadra simpatica, una squadra divertente e capace di vincere in campi difficili come quello di San Siro. Nella stagione 2010-11, oltre a Simeone e lo staff tecnico, erano ben dodici i giocatori argentini nella rosa del Catania, una città che da quel momento avrebbe stretto un vincolo culturale importantissimo con il paese dei gauchos.
Gli otto anni del Catania in Serie A erano anni in cui un giocatore come Mascara si fece notare per una serie di goal straordinari, primo tra tutti quello contro il Palermo da centrocampo in un derby vinto che sarebbe passato alla storia del calcio siciliano. Lui, nato a Caltagirone, in provincia di Catania, era l’emblema e il capitano di una squadra che era venuta dal basso per far divertire non solo i propri tifosi ma anche gli amanti del calcio di provincia. Con poche risorse economiche ma con un grande scouting e il grande lavoro di Lo Monaco, gli etnei sono stati una delle realtà più dinamiche del calcio italiano degli ultimi quindici anni, lanciando anche un allenatore come Vincenzo Montella, il quale poi avrebbe fatto molto bene con la Fiorentina. Aspettando tempi migliori dal punto di vista dei risultati, la grande speranza dei tifosi del Catania è quella di poter tornare ai grandi fasti di meno di dieci anni fa.