In oncologia, in particolare nell’ambito dei tumori cutanei, recenti studi evidenziano che le differenze nel microbiota intestinale possono influenzare la risposta all’immunoterapia con farmaci anti-PD-1 (proteina 1 di morte cellulare programmata). Il microbiota intestinale è formato da un numero elevatissimo di specie batteriche che svolgono un’in – tensa attività metabolica e possono influenzare le funzioni dell’organismo. Inoltre, il microbiota intestinale svolge un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro diversi patogeni e nella stimolazione e modulazione del sistema immunitario, promuovendo il mantenimento di una mucosa intestinale sana e contrastando lo stato infiammatorio proprio di alcune patologie cutanee. Il dott. Paolo Antonio Ascierto è direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative presso l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione “G. Pascale” di Napoli. Nonché responsabile scientifico del progetto “Immunoterapia e Nutrizione”.
Dottore, in sintesi, vuole spiegare il progetto? Sì. Esso nasce con l’obiettivo di sensibilizzare pazienti, caregiver, clinici e istituzioni sull’importanza di una corretta alimentazione non solo sulle condizioni di salute e benessere generale del paziente, ma anche sulle capacità di risposta ad alcune terapie. Nell’ambito dei tumori cutanei è emersa un’alterazione della composizione del microbiota intestinale nei pazienti con dermatite atopica. Da qui l’ipotesi di utilizzare il microbiota intestinale come fattore predittivo di risposta al trattamento con immunoterapia. Inoltre, è dimostrato che fattori alimentari sono implicati in alcune patologie infiammatorie della cute, per cui un’alimentazione “antinfiammatoria” potrebbe apportare benefici ai pazienti che ne sono affetti». «Il cittadino difficilmente è consapevole di quali possano essere gli alimenti benefici per potenziare il trattamento. Con questo progetto vogliamo entrare nelle case e nelle scuole grazie a opuscoli esemplificativi per informare sulla corretta alimentazione a supporto dei trattamenti per i tumori cutanei o le patologie infiammatorie della pelle».
Qual è il beneficio per il paziente e come si sviluppa? «L’immunoterapia è una forma di terapia che agisce in maniera indiretta sui tumori, cioè attraverso la stimolazione delle difese immunitarie per un rafforzamento della risposta immunitaria sulle cellule cancerose. Le cellule cancerose sono il tumore che evade la risposta immunitaria del nostro organismo e quindi inizia a crescere. Con l’immunoterapia si cerca di rispristinare la corretta attività del sistema immunitario contro le cellule tumorali, che nel caso dei tumori della pelle sono caratterizzate da un elevato carico mutazionale dovuto in parte all’azione delle radiazioni ultraviolette». «I tumori della cute sono molto immunogenici, prestandosi molto bene al trattamento immunoterapico, infatti il sistema immunitario riconosce le cellule mutate dei tumori cutanei come non self e genera una risposta». «Alcuni studi in vitro e modelli animali hanno evidenziato l’associazione tra composizione del microbiota intestinale e la risposta alle terapie antitumorali quali l’immunoterapia. I risultati ottenuti da uno studio clinico in pazienti con tumore della pelle indicano che la composizione del microbiota intestinale è capace di modulare la risposta all’immunoterapia antiPD-1. In particolare, l’abbondanza e la varietà dei batteri intestinali “buoni” erano associate ad una migliore risposta alla terapia anti-PD-1 (antiprogrammed cell death 1 protein)». «Il progetto “Immunoterapia e Nutrizione” informa i pazienti sulla terapia e sulla corretta alimentazione da seguire al fine di migliorarne la risposta ridimensionando i sintomi della patologia».
La nutrizione incide sul sorgere e sullo sviluppo anche dei tumori della pelle, come il carcinoma spinocellulare avanzato? «Sì. E non solo per gli effetti che la nutrizione ha sullo stato di salute in generale, ma anche perché la dieta è uno strumento che, attraverso il microbiota intestinale, coopera con la capacità del sistema immunitario. La dieta modifica la composizione del microbiota intestinale che svolge un ruolo importante nella difesa dell’organismo contro diversi patogeni e nella stimolazione e modulazione del sistema immunitario. Una corretta alimentazione rinforza il sistema immunitario, contrasta lo stato infiammatorio agendo sull’equilibrio della flora batterica intestinale, caratterizzata da una varietà salutare del microbiota con una maggiore abbondanza di batteri “buoni” a scapito di quelli “cattivi”, promuovendo il mantenimento di una mucosa intestinale sana. Infine, l’alimentazione può alterare il microambiente tumorale sfavorendone la crescita, la progressione e la metastasi e rinforzando l’azione del sistema immunitario». Maria Pia Risa Fonte “La Sicilia” del 25-10-2020