Dopo essere stato campione regionale nell’ottenere finanziamenti sull’efficientamento energetico con ben 5 milioni e 422mila euro di risorse ottenute, Bronte colleziona un altro record. Leggendo i risultati pubblicati dal Ministero dell’Interno sulla percentuale di somme utilizzate dai “Distretti socio assistenziali” della Regione siciliana, riguardo le somme erogate nel secondo riparto dei “Pac (Piano di Azione Coesione) anziani”, il distretto di Bronte si è piazzato al secondo posto, dietro solo al virtuoso distretto di Ragusa. Se Ragusa, infatti, è stata capace di utilizzare il 95,77% delle risorse, Bronte su un finanziamento globale assegnato di 392.750 euro è riuscita ad utilizzare ben 372.219 euro, pari al 94,77, appena un punto in percentuale in meno rispetto alla “capolista” Ragusa. Il distretto socio assistenziale è costituito dai Comuni di Bronte, Maletto, Maniace e Randazzo. Un gruppo di Comuni del versante nord dell’Etna cui Bronte è capofila.
Il Piano d’Azione per la Coesione (PAC) è uno strumento che il Ministero dell’Interno ha introdotto con l’obiettivo di rafforzare l’efficacia degli interventi a favore delle fasce deboli. E sicuramente “deboli” possono essere considerati gli anziani non autosufficienti che hanno bisogno di un’adeguata assistenza domiciliare. “Un risultato che ci lusinga – afferma il sindaco Graziano Calanna – ma che conferma l’attenzione che abbiamo sempre rivolto nei confronti dei servizi sociali. Un successo ottenuto grazia all’equipe di giovani esperti che ci permette di partecipare ad ogni bando ed agli Uffici del Comune”. Nella classifica troviamo anche il distretto di Giarre all’8’ posto, Caltagirone al 20’, Adrano al 22’ e Catania al 36’. In pratica i Comuni capofila dei distretti come Bronte, di concerto con gli altri paesi, avevano l’onere di presentare proposte nel pieno rispetto delle linee guida pubblicate dal ministero e poi, assegnate le risorse, realizzare i servizi. “Sbaglia – continua Calanna – chi ritiene che la solidarietà sociale sia un costo che le istituzioni non possono più permettersi. In una società civile nessuno deve rimanere indietro. I Servizi sociali nascono da ideali umanitari e si fondano sui principi della giustizia sociale, dei diritti umani e la dignità di tutte le persone. E Bronte negli ultimi 4 anni ha ottenuto ed investito sul territorio oltre 11 milioni di euro in Servizi sociali. Abbiamo investito risorse attinte non solo dal bilancio del Comune, ma anche dalla Regione e dallo Stato, dando attuazione a tutte le leggi regionali e nazionali rivolte a chi ha bisogno. Sapere che nell’aiuto degli anziani in difficoltà Bronte è al secondo posto per me è motivo di orgoglio”.