La Sicilia è l’unica regione italiana dove si produce il pistacchio e Bronte, con oltre 30 mila ettari di coltura, ne rappresenta l’area di coltivazione principale, ovvero più dell’80% della superficie regionale e l’1% di quella mondiale. Il pistacchio è entrato a far parte delle coltivazioni agricole in Sicilia solo grazie ai saraceni che hanno scoperto che sul territorio di Bronte la pianta su cui effettuare l’innesto cresceva spontaneamente. L’ambiente di coltivazione va dai 300 ai 900 metri sul livello del mare con la pianta che si adatta ad ambienti difficili come i terreni lavici brontesi che gli conferiscono caratteristiche uniche. Si raccoglie ad anni alterni, e negli anni di magra tutti i coltivatori eliminano le gemme, impedendo la nascita del frutto, affinché la produzione successiva si moltiplichi. Particolarmente pregiato, il pistacchio di Bronte, è ricercato per il suo sapore aromatico e gradevole soprattutto in pasticceria e in gelateria, ma è anche un nutriente condimento per i primi piatti. La fama delle Pennette al Pistacchio, infatti, ha fatto il giro della Sicilia alla pari di paste, torte e gelati. Chi poi non ha assaggiato una buona “pasta di pistacchio” realizzata con la stessa procedura con cui si produce la pasta di mandorle.
L’Ufficio Stampa