Esaminando i tanti i progetti che i sindaci hanno sottoposto all’attenzione dell’Area interna etna, Nebrodi, Etna ed Alcantara per essere finanziati con i fondi europei, ci si rende conto che per molti primi cittadini la vera grande emergenza, che caratterizza il vasto comprensorio che racchiude i 13 Comuni, è la mobilità. Quasi tutti i sindaci, infatti, hanno sottolineato come il territorio sia collegato con la costa ionica o con l’Area metropolitana di Catania tramite arterie stradali vecchie ed anacronistiche e ferrovie che non sono migliori. Anzi, la ferrovia Alcantara Randazzo è dismessa da anni e la Circumetnea ha un progetto di ammodernamento che arriva solo ad Adrano. Per questo, fra i tanti progetti di mobilità, che sono stati suggeriti dall’Assemblea di sindaci, quello che più affascina amministratori e cittadini è certamente quello proposto dal sindaco di Bronte, Pino Firrarello, che in occasione della recente assemblea dell’Area Interna, ha proposto di prolungare la realizzazione della metropolitana di Catania fino a Randazzo. «È arrivato il momento di far arrivare un treno veloce fino a Randazzo attraversando Bronte – ha affermato Firrarello – La realizzazione di una metropolitana veloce fino a qui favorirà il processo di disurbanizzazione, migliorando la qualità della vita con la creazione di nuove infrastrutture e di luoghi più vivibili».
Per Firrarello i benefici per i cittadini sarebbero molteplici: «Naturale che sia così – spiega – Una ferrovia efficiente valorizzerà l’intero comprensorio etneo, creerà nuove opportunità di sviluppo economico, contribuirà al potenziamento e alla competitività dei settori trainanti dell’economia locale e valorizzerà il patrimonio naturale e culturale favorendo così gli afflussi turistici». E che l’idea sia valida lo dimostra il fatto che la Fce ha già effettuato uno studio di fattibilità per un possibile progetto che veda arrivare i treni veloci fino a Randazzo. «Questo è l’unico progetto in grado di cambiare la storia dell’intero versante nord dell’Etna – aggiunge Firrarello – Un treno veloce avvicinerà i servizi che offre la città di Catania e le altre infrastrutture di trasporto. Università, ospedali, porto ed aeroporto sarebbero certamente più facilmente raggiungibili. Abitare a Catania o a Bronte non sarebbe poi così tanto diverso. Per questo – conclude – per il tempo che mi resta da spendere nella mia vita, il progetto numero uno, per cui vale la pena di lottare, è questo». Fonte “La Sicilia” del 03-11-2023