Mentre si continuano ad installare autovelox sulla Ss 284, tra Paternò e Bronte, ottimi ai fini della sicurezza ma soprattutto per portare soldi ai Comuni che li installano, poco e niente si continua a fare per contrastare il fenomeno delle discariche su questa stessa strada. Infatti, ogni giorno decine di sacchetti di rifiuti, in cui si trova di tutto, sono protagonisti del “lancio del sacchetto” da auto e mezzi vari in corsa, sia ai bordi di questa importante arteria, ma soprattutto nelle tante piazzole di sosta, trasformate in vere e proprie discariche, senza mai sanzionare chi commette un reato che deturpa una splendida natura con la cornice dell’Etna, e soprattutto un territorio che fa parte di un Parco Naturale. Ormai la Ss 284, oltre alla nomea di “strada della morte” per i tanti incidenti che nel corso degli anni hanno mietuto diverse vittime, è spesso definita, da turisti e non, la strada dei rifiuti, che non conosce limiti né confini di territorio. Spulciando nelle varie piazzole, o lungo i bordi, si trova di tutto: plastica, vetro, rifiuti indifferenziati, fino ad arrivare anche a parti in legno, materiali edili scartati e persino qualche lastra di eternit, e anche carcasse di cani o gatti, probabilmente uccisi dalle auto in transito. Tanti turisti, che hanno attraversato la zona, hanno fotografato e filmato questo scempio, ma nessuno fa qualcosa per arginare il malcostume.
Ogni tanto, Anas e Comuni provvedono, con spese straordinarie a ripulire le zone, ma a distanza di qualche ora, il lancio dei rifiuti ricomincia, e finora, non si è mai sentito di un Comune che abbia multato qualcuno per questo reato. Così, nonostante riunioni e buoni intenti, nulla è cambiato, e mentre i Comuni fanno a gara per installare gli autovelox, nessuno di questi provvede ad installare fototrappole o telecamere per punire chi contribuisce a deturpare un territorio splendido. Da Paternò in poi, passando per Santa Maria di Licodia, Biancavilla, Adrano, il panorama è sempre uguale; sacchetti a decine, e spesso macchine ferme da cui si butta di tutto. Da Bronte in poi, per fortuna, i rifiuti sono molto meno, anche grazie ad una campagna di pulizia e prevenzione, avviata anni fa dal Comune.
Una situazione sotto gli occhi di tutti, molti amministratori di questi Comuni attraversano ogni giorno questa strada, così come i mezzi dell’Anas che effettuano i vari controlli. Ma nessuno prende provvedimenti seri, che invece di punire chi supera di 2-3 chilometri orari la velocità stabilita (che in questo tipo di strada dovrebbe essere di 90 km/h), potrebbe punire chi commette uno scempio ancora più grave e dannoso, che provoca danni anche alle zone adiacenti la stradale. Nel tratto da Licodia verso Adrano, in questi giorni è stata effettuata una pulizia straordinaria, che ha interessato soprattutto il Comune di Adrano, anche perché, a giorni, il Giro di Sicilia di ciclismo, passerà su queste strade con una copertura televisiva internazionale, che avrebbe mostrato lo scempio. Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 10-04-2022