È deceduto in quello stesso reparto da cui si era allontanato. In silenzio, dopo circa un mese di ricovero in cui la sua situazione sanitaria è stata altalenante, fino a peggiorare. Parliamo del 64enne di Maletto che lo scorso 3 febbraio, inspiegabilmente si era allontanato dal reparto Covid di Biancavilla dove era ricoverato, per tornare a casa. Una vicenda molto particolare, che aveva portato prima al recupero dell’uomo da parte del 118 di Randazzo grazie all’intervento del sindaco di Maletto Pippo De Luca, che con un colloquio telefonico aveva convinto l’uomo a tornare in ospedale, coadiuvato dai carabinieri della locale stazione. Per questo gesto, l’uomo era stato pure denunciato d’ufficio. Ieri mattina il triste epilogo. L’uomo, dopo il secondo ricovero, era peggiorato, tanto da dovere essere intubato. Poi nei giorni scorsi un leggero miglioramento, durato solo qualche giorno con relativa ricaduta. Infine il decesso dopo vari giorni passati tra terapia intensiva e rianimazione. Grande il cordoglio nell’intera comunità: «È morto un amico – dice il sindaco Pippo De Luca – una persona onesta e un gran lavoratore sempre dedito alla famiglia. Come amico, ma anche come primo cittadino, esprimo il mio cordoglio e quello di tutta la comunità, alla famiglia».
Decine i messaggi sui social, tutti a ricordare una persona retta e leale. Da anni lavorava come assistente in una scuola di Catania senza mai avere problemi o discussioni con alcuno. La sua vita si svolgeva serenamente tra il lavoro, la mamma con cui viveva e alcuni terreni in cui coltivava un orticello. Ora anche la madre del 64enne è ricoverata nel reparto Covid di Biancavilla. Anche lei è stata contagiata ma è difficile accertare se dal figlio o se entrambi siano stati contagiati da qualcun altro. La donna non respira autonomamente, ma al momento la sua situazione non è grave. In giornata la salma dell’uomo dovrebbe essere trasferita dall’ospedale al cimitero di Maletto. Un ultimo viaggio da solo, negato anche ai parenti. Una grande tragedia, una tra le tante che la pandemia ci ha lasciato. Intere famiglie distrutte da un virus silente e traditore, senza neanche la possibilità di un ultimo abbraccio o di un saluto. Per questo bisogna rispettare le norme, per evitare altre tragedie simili. Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 02-03-2021