La morte “ingiusta e prematura” di Sebastiano Orazio Corsaro, vittima ieri l’altro di un drammatico incidente mortale sulla Strada statale 284 in territorio di Paterno ha scosso le coscienze non solo ad Adrano, dove l’uomo di appena 34 anni viveva, ma di tutto il versante nord ovest dell’Etna collegato da questa strada statale. I tanti automobilisti che ogni giorno la percorrono per andare al lavoro, infatti, sanno quanto questa sia pericolosa. Non a caso da anni si parla del raddoppio del tratto Adrano-Paternò e dell’ammodernamento del tratto Bronte-Adrano avvenuto solo in parte e dopo un iter burocratico così lungo da far sembrare l’Italia un Paese da terzo mondo. Per questo oggi la Fillea Cgil, grida quasi allo scandalo, denunciando ritardi e silenzi, ed è pure sorto il “Comitato Cittadino Pro Raddoppio Ss 284 Paternò-Randazzo”.
«La Strada statale 284 nel tratto Adrano-Paternò è stata insanguinata da un incidente mortale – sottolineano in una nota il segretario generale della Fillea Cgil, Giovanni Pistorio, e il segretario provinciale, Salvatore Papotto – La Fillea Cgil di Catania si chiede come sia possibile che l’iter di ammodernamento di queste strade sia così lungo. Quello del tratto Bronte-Adrano è iniziato ben 18 anni fa e non è stato reso pubblico l’esito della gara già espletata». Per Pistorio e Papotto “il tempo a disposizione è finito da tempo” e per questo chiedono al ministro delle Infrastrutture risposte immediate. E ricostruire questi 18 anni non poi così difficile. Nel 2002 la realizzazione di una nuova Ss 284 fra Bronte ed Adrano è stata inserita nel piano triennale dell’Anas “2002 – 2004”. Il primo lotto è stato realizzato solo nel 2013. Nel 2019 l’Anas ha approvato il progetto esecutivo del II lotto, ha espletato la gara a novembre 2019 ma ancora oggi non si sa nulla. Intanto si continua a viaggiare e purtroppo anche a morire. Di fronte al palese immobilismo oggi è sorto pure il “Comitato Cittadino Pro Raddoppio Ss 284” g u ideato dal prof. Benedetto Torrisi che ha deciso di invitare tutti i Comuni interessati alla Ss 284 a deliberare attraverso i Consigli Comunali di dichiarare l’ammodernamento della Ss 284 “opera strategica e urgente”. «È un’azione senza precedenti. – dichiara il prof. Torrisi – Vista la non adeguatezza ed estrema pericolosità del percorso, considerato il modello Genova, chiediamo al Governo nazionale e quello regionale di dichiarare l’ammodernamento della Ss 284 opera strategica ed urgente».
Ma che i silenzi ed i ritardi abbiano caratterizzato solo l’a mmodernamento della Ss 284 non ci crede più nessuno. Sull’Etna gli automobilisti sono più propensi a pensare che l’intera mobilità del meridione venga penalizzata. Per il tratto della Ss 120, Randazzo-Fiumefreddo quando Anas si è accorta che per realizzare una nuova strada erano necessari 300 milioni di euro non ne ha parlato più. Per la Ss 116, Randazzo-Capo D’Orlando, nonostante la sua progettazione sia inserita nell’Apq “Accordo di programma quadro” rafforzato, non abbiamo notizie sul tipo di progetto da realizzare. Si era pensato ad una galleria sotto i Nebrodi, ma l’Anas l’ha bocciata. Eppure in Lombardia nella statale 38 sono stati spesi 280 milioni per un tratto lungo appena 9 km e 300 metri e si sono costruite diverse gallerie anche per 10 chilometri. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 17-09-2020