Con riferimento alla lettera delle Giubbe Verdi su Lo dico a La Sicilia del 25/07 si apprezza l’impegno che codesta associazione, unitamente alla Fondazione Manfred Hermsen-Stiftung, profonde per tutelare le querce secolari di Monte Egitto. Dette querce, alcune dall’età stimata di 500 anni si trovano in condizioni precarie anche a causa dell’impianto di Pino laricio ad opera dell’Azienda Foreste Demaniali eseguito senza alcun criterio di tutela naturalistica oltre 40 anni fa. Si ricorda comunque che l’intervento da effettuare, che prevede oltre che la salvaguardia delle querce secolari anche la tutela di alcune specie di invertebrati xilofagi va eseguito sotto la guida di esperti fitopatologi, di botanici, di esperti forestali e di zoologi in modo da tutelare non solo le querce ma anche la fauna vertebrata presente costituita da mammiferi ed uccelli di particolare interesse conservazionistico e tutelate dalle direttive europee e dalle leggi nazionali. Per garantire il rispetto e la tutela pertanto delle diverse specie vanno pertanto individuate le specie faunistiche ivi presenti, i periodi più importanti della loro biologia soprattutto di quella riproduttiva in modo da evitare il disturbo causato da mezzi e da persone in taluni periodi, i criteri con cui effettuare i lavori arrecando meno danni possibile agli ambienti naturali ed alle componenti protette. Inoltre essendo il sito dell’intervento all’interno di un’area Sito di Importanza Comunitaria la normativa Europea, da rispettare sempre, a maggior ragione adesso che l’Etna è diventato Patrimonio dell’Umanità, prevede la redazione dello Studio di Incidenza e della relativa Valutazione di Incidenza in modo da rendere compatibili gli interventi da effettuare con i valori ambientali da tutelare; senza uno studio di tale tipo nessun intervento può essere effettuato. Lipu e Wwf hanno pertanto chiesto all’Ente Parco dell’Etna di attivarsi per trovare le risorse economiche per avviare lo studio di Incidenza e di definire le figure professionali per fare sì che l’intervento, che si ribadisce indispensabile per la sopravvivenza delle querce, possa essere effettuato con tutte le garanzie scientifiche e tecniche necessarie.
Giuseppe Rannisi
Delegato Lipu Catania
Maurizio Musmeci
presidente Wwf Catania