Pomeriggio di morte, quello di ieri, nelle campagne del Calatino. Il cadavere di un pastore della zona, Giuseppe Destro, 67 anni e qualche denuncia alle spalle, è stato rinvenuto in contrada Giurfo, ai margini di una strada provinciale che si innesta sulla strada statale Catania-Ragusa, in territorio di Licodia Eubea ma a breve distanza da un altro paese della zona, Mazzarrone. A trovarlo, alle 17.30 circa, sarebbe stato un passante (sulla cui presenza in zona gli investigatori non si sono voluti dilungare), che si è avveduto della presenza del corpo esanime e ha formulato il 112, facendo scattare l’intervento dei carabinieri della compagnia di Caltagirone, attivati dalla centrale operativa. Sul Destro, il cui cadavere è stato trovato supino, erano evidenti alcuni colpi d’arma da fuoco. Di fucile calibro 12, per la precisione. Accanto alla vittima il fratello Carmelo, di poco meno di 50 anni, che è stato soccorso e trasferito d’urgenza all’ospedale “C a n n i zzaro” di Catania: le sue condizioni sarebbero gravi. I due, originari di Bronte, erano evidentemente insieme e stavano pascolando il loro gregge quando sono stati fatti oggetto delle fucilate dell’assassino (o degli assassini…). Ciò in quello che potrebbe essere, a questo punto, un regolamento di conti maturato negli ambienti della pastorizia. I militari dell’Arma, affiancati da quelli del Reparto operativo di Catania, sono comunque impegnati a ricostruire la dinamica dei gravi accadimenti, anche alla luce dei risultati dell’ispezione cadaverica. MARIANO MESSINEO Fonte “La Sicilia” del 27-02-2018