I carabinieri della Compagnia di Randazzo, che stanno indagando sull’accaduto, assicurano di non aver ancora completato tutte le verifiche necessarie per stabilire se la natura dell’incendio sia dolosa o meno. Ma il rogo che a Linguaglossa, in contrada Alboretto, in prossimità della Ss 120, ha semidistrutto un escavatore di un imprenditore edile del luogo, è quanto meno sospetto. L’allarme è scoppiato nella tarda serata di martedì, intorno la mezzanotte, quando un residente, notando le fiamme, ha lanciato l’allarme. Così la centrale operativa dei vigili del fuoco di Catania ha segnalato ai colleghi di Linguaglossa che all’interno di un cantiere edile un escavatore era in fiamme. I pompieri sono arrivati in un battibaleno, evitando il propagarsi del fuoco. Con loro anche i vigili del fuoco di Randazzo. Nonostante l’intervento buona parte della cabina del conducente è andata distrutta, perché è proprio da lì che deve essere partito il fuoco. Gli investigatori assicurano di non aver trovato alcuna traccia che possa far ipotizzare un incendio doloso, ma voci non confermate hanno fatto intendere che il cofano del vano motore sarebbe stato trovato aperto e che nel motore ci sarebbero chiari segni di manomissione. I carabinieri hanno setacciato l’area centimetro per centimetro, alla ricerca di qualche indizio. Per adesso però nessuna indiscrezione e trapelata. Non si esclude la possibilità di un corto circuito, ma neanche qualcosa di più grave. Per questo i militari al momento non tralasciano alcuna pista e indagano nella speranza di risalire alla verità su un episodio particolarmente inquietante.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 08-05-2014