Le ultime due domeniche hanno rinnovato un vecchio problema che investe Linguaglossa nei fine settimana: la corsa di grosse moto sulla Mareneve, nel tratto che dal bivio di “Quota Mille” giunge all’altezza del Villaggio Mareneve e che causa spesso gravi incidenti stradali. L’ultimo è avvenuto domenica scorsa con lo scontro di due centauri e il trasporto con l’elisoccorso di uno di essi al Cannizzaro e l’altro al Garibaldi. Si è trattato di un 43enne di Scordia e un 21enne di San Giovanni La Punta. Tutte e due i piloti hanno riportato gravi lesioni e per uno di essi ieri era ancora riservata la prognosi. E anche la domenica precedente ha registrato un altro gravissimo incidente: un moto, da sola, è andata fuori strada, probabilmente sbandando per la velocità e precipitando in un burrone per diversi metri. Anche qui si è reso necessario il trasporto in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania. Si tratta degli ultimi episodi che si aggiungono agli altri, numerosi, avvenuti precedentemente, anche negli anni scorsi e che evidenziano un solo grande problema: la trasformazione dei tornanti della Mareneve in una vera e propria pista. Un fenomeno denunciato, discusso, dibattuto ma mai risolto. Encomiante negli anni passati l’intervento, per diverse domeniche, dei carabinieri della locale Stazione con la creazione di posti di blocco lungo l’arteria.
Ma è evidente che il problema è così delicato e complesso che deve essere risolto con interventi radicali, attraverso anche l’installazione di idonei mezzi tecnici di controllo. La strada è di proprietà della Città Metropolitana. Si era discusso, nei vari incontri tenutisi sia alla Prefettura di Catania che al Comune di Linguaglossa, di installare degli autovelox ma a tutt’oggi non è stato approntato nulla. E non va trascurato l’ulteriore problema, anch’esso più volte evidenziato ma mai risolto, dell’inquinamento acustico che dette moto causano specie in salita. Si pensi anche a coloro che abitano lungo la strada. Su tale fronte parrebbe quanto mai necessario un urgente intervento del Parco dell’Etna, ente deputato a tale problema. EGIDIO INCORPORA Fonte “La Sicilia” del 14-05-2024