Resta sempre al centro dell’attenzione la Ss 284, che oltre ad essere un’importante arteria nel collegamento tra Catania e l’entroterra, è anche una strada che molti turisti percorrono per giungere sui Nebrodi, sull’Etna o nella zona di Randazzo e paesi adiacenti. E chi la percorre in questi giorni, oltre a panorami mozzafiato e improvvise eruzioni dell’Etna spesso visibili nelle ore serali, ha anche una veduta di rifiuti e carcasse di animali, che poco hanno a che fare con la civiltà. Nel tratto che da Adrano sale verso Bronte, i cumuli di spazzatura fanno ormai parte integrante del panorama. Sacchetti sparsi ovunque che oltre a disturbare il decoro di zone parte integrante del Parco dell’Etna, fanno capire a chi passa il degrado anche sociale di un territorio. Da giorni ad Adrano ci sono difficoltà con la raccolta rifiuti, ma non per questo bisogna prendere i sacchi e buttarli a bordo strada togliendosi il pensiero.
Un serio pericolo anche per gli automobilisti che spesso si ritrovano sacchi o spazzatura in corsia. Infatti, capita che alcuni randagi rompono i sacchi attirati dall’odore dei resti di cibo, creando un tappeto di rifiuti oltre allo stesso pericolo, che ultimamente è spesso segnalato, di trovare i cani in mezzo alla strada e non poterli evitare. Andando verso Bronte, i rifiuti fortunatamente diminuiscono, ma al km 20,500, la carcassa di un cane, morto da qualche giorno, fa bella mostra a bordo strada, provocando anche un odore nauseabondo, dovuto al caldo e alla decomposizione. La legge, obbliga i proprietari o i conduttori alla rimozione dei rifiuti. Un obbligo spesso oggetto di rimbalzo tra Comuni e Anas. Sicuramente urgono controlli e non liti. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 25-08-2020