Due importanti incontri si sono tenuti a Maletto, nell’ambito dei Tavoli Partecipativi della Programmazione Forestale. Un progetto, eseguito da una cooperativa Madonita, che dovrà presentare alla Regione Sicilia un rapporto. L’indagine ha interessato i Parchi siciliani, dalle Madonie a Pantelleria passando per Nebrodi, Alcantara ed Etna, e Maletto, è stato scelto come paese del Parco dell’Etna. I tavoli si sono tenuti al Comune, a Scuola, in piazza IV Novembre ed al Parco suburbano “Pizzo Filicia”, ed interessanti sono stati gli spunti usciti fuori da questi incontri. Molte le lamentele da parte dei cittadini di Maletto, alle domande dei tecnici della cooperativa, soprattutto per quanto riguarda l’uso e la fruizione del patrimonio boschivo della zona. “Il Parco ci ha portato solo danno – il commento di un cittadino – i vincoli imposti hanno distrutto un bene che dava da vivere a tanti Malettesi, basti pensare alle famiglie di carbonai, che vivevano rispettando e usando il bosco, che si tagliava con criterio, la legna si usava per il carbone o per il riscaldamento, e poi si faceva ricrescere il bosco aspettando gli anni necessari per potere tagliare nuovamente. Oggi con il parco tutto è impossibile, se tagli un pezzo di bosco, e sbagli un albero ti fanno multe salate – prosegue – se invece entrano gli animali e mangiano le piante in fase di sviluppo, nessuno ti protegge”. Problemi veri, e seri, oltre al fatto che dall’avvento del Parco molte strade sono scomparse, ridotti a giungle dai rovi e dalla mancanza di adeguati lavori. Così come molti terreni abbandonati e preda dei maiali o degli animali che percorrono i boschi anche allo stato brado, impedendo la nascita di funghi e di altre specie spontanee. “Discussioni e problemi che sono uguali in tutti i Comuni dei vari Parchi” – dice Gaetano La Placa – dottore in Scienze Forestali che con i suoi colleghi porta avanti il progetto – e che necessitano di una accurata revisione prima di stilare il documento definitivo che dovrà essere poi preso in considerazione nei futuri regolamenti dei Parchi”. Ai tavoli di Maletto hanno partecipato anche le Pro Loco di Bronte e Maletto, la Giunta Comunale, la scuola media, ed il comandante del distaccamento forestale di Bronte, Ispettore Antonino Ruffino, che ha raccontato le sue esperienze decennali sull’Etna. Assente, seppur invitata la presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, che ha risposto tramite mail all’invito, scrivendo che non poteva essere presente per “impegni assunti precedentemente”. Nessun altro rappresentante del Parco, è intervenuto ai tavoli di programmazione. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 27-12-2016