Serata di paura, a Maletto, in via Professor Putrino per l’improvviso incendio scaturito da una Renault Twingo, in sosta dentro un garage una volta adibito a officina. Il fatto è avvenuto poco dopo le 18, quando il figlio del proprietario, per cause sconosciute, ha visto le fiamme scaturire dal motore della piccola auto. Il fuoco si è propagato rapidamente, impedendo allo stesso giovane di potere spegnere le fiamme. Subito è uscito in strada cercando aiuto, e fortunatamente alcuni vicini sono accorsi, iniziando a spegnere le fiamme ormai divenute alte. Altri, hanno chiamato i vigili del fuoco, il cui distaccamento dista circa 500 metri dalla casa, ma ancora una volta, i vigili non erano in servizio per mancanza di idoneo mezzo di emergenza. Così, si è dovuto attendere l’arrivo dei pompieri di Randazzo, con le fiamme che aumentavano sempre più, minacciando anche l’appartamento al piano superiore, nonostante i tentativi di spegnimento con mezzi di fortuna. Lunghi e interminabili attimi, in attesa di soccorsi che, se il distaccamento di Maletto fosse stato operativo, sarebbero passati in fretta, invece, l’arrivo dei vigili di Randazzo, ha richiesto più tempo, nonostante un vigile del fuoco di Maletto, sia andato loro incontro per accelerare i tempi di arrivo. Poi lo spegnimento e la conta dei danni molto consistente. Sul posto anche il comandante della locale stazione dei Carabinieri, maresciallo Di Stefano, e il sindaco Salvatore Barbagiovanni, molto amareggiato per quanto accaduto: «Solo per puro caso non si è sfiorata la tragedia – dichiara – e avremmo dovuto parlare di ben altro. E’ inammissibile che, dopo l’allarme lanciato dal sottoscritto tramite il vostro giornale, qualche giorno fa è stato assegnato un mezzo al distaccamento, e qualche giorno dopo di nuovo trasferito. Così si stanno causando seri problemi di sicurezza ad un intero territorio, penalizzato, come sempre, da tagli ingiustificati, nonostante paghiamo le tasse come tutti gli altri. La presenza di idonei mezzi al distaccamento di Maletto avrebbe garantito al cittadino che ha subito il danno, un intervento più celere, e sicuramente un minor numero di danni». R. P. Fonte “La Sicilia” del 23-04-2017