Dopo avere perso il primo round, il Comune di Maletto ribalta la situazione, e vince il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, per il progetto della bambinopoli. La relazione del Tecnico nominato dal Cga, è risultata decisiva per la sentenza che esonera il Comune dal pagamento di una penale e addirittura anche dalle spese legali. L’aggiudicazione della gara d’appalto, nella quale era prevista anche la stesura del progetto, fu soggetta a un ricorso al Tar presentato dalla Sicil Tecno Plus, giunta terza nella gara d’appalto, superata da altre due ditte. La sentenza del Tar ha dato ragione alla Sicil Tecno Plus, per la gara in cui il Consorzio Stabile Progettisti e Costruttori giunse primo con 91,320 punti, e la Edilcap seconda con 55,834 punti. Terza la Sicil Tecno Plus con 49,026 punti. Il ricorso presentato da quest’ultima, era basato sul fatto che i progetti delle due ditte giunte prima, non erano conformi a quanto richiesto dalla stazione appaltante, e dunque non potevano essere ammessi. In particolare, la tensostruttura presente, avrebbe dovuto avere delle caratteristiche completamente diverse, cosa che il giudice, a seguito delle perizie effettuate da vari tecnici, ha ribadito, specificando le differenze tecniche previste e non effettuate. Primo round aggiudicato alla Sicil Tecno Plus, con la sentenza che condannava il Comune a Pagare il 10% della somma con cui fu aggiudicata la gara, oltre alle spese processuali. Poi il ricorso al Cga, che con sentenza numero 467/2107, ha finalmente posto fine alla querelle, bocciando il ricorso al Tar della Sicil Tecno Plus, assegnando la vittoria in aula al Comune di Maletto. La relazione del Ctu, afferma testualmente: «Alla luce delle acquisizioni peritali il progetto del Consorzio aggiudicatario si rivela, quindi, immune dal vizio
denunziato dalla Sicil Tecno Plus, in quanto appunto vertente su un’opera qualificabile come tensostruttura, in conformità a quanto prescritto dalla disciplina di gara». Soddisfatto il sindaco, Salvatore Barbagiovanni che ha dichiarato: «Ho creduto dal primo istante di essere dalla parte della ragione, e per questo ho presentato ricorso al Cga. I giudici di Palermo, hanno affermato che tutto era stato fatto in regola, e hanno ribaltato la sentenza del Tar». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 10-11-2017