Lo scavo del pozzo idrico di Perdipesce e l’immissione nella rete di Maletto dell’acqua era vista, da tanti, come la soluzione a più problemi. O meglio era il modo migliore per trovare acqua per irrigare i terreni agricoli e i tanti fragoleti, che necessitano di irrigazioni più frequenti per aumentare la produzione, e contemporaneamente fornire acqua salubre nei rubinetti delle abitazioni, che oggi ricevono l’acqua del pozzo di Poggio Monaco caratterizzata da un odore particolarmente forte, causa di una notevole concentrazione di manganese e ferro. A distanza di tempo, però, nonostante gli enti competenti abbiano fornito le proprie autorizzazioni, i lavori non sono stati ancora completati, con il sindaco Pippo De Luca che punta il dito contro l’Enel. «Stiamo aspettando – dice il sindaco – che l’Enel realizzi la cabina elettrica. A novembre abbiamo presentato la richiesta, ma ancora siamo in alto mare, nonostante il Comune abbia pagato circa 18mila euro. Solo in questi giorni l’Enel sta muovendo qualche carta per richiedere le autorizzazioni necessarie. Per noi questo progetto è troppo importante – conclude – per questo stiamo pensando di risolvere i problemi con i gruppi elettrogeni». L’Enel, però, rigetta ogni addebito e non concorda con il sindaco sulle date: «Premesso – scrivono in una nota – che il contratto è stato formalizzato soltanto lo scorso 10 maggio. Bisogna però che tutti gli enti ci forniscano le autorizzazioni per realizzare una linea elettrica interrata di circa 1 km. Abbiamo già chiesto, anche al Comune di Maletto, le autorizzazioni, ma ad oggi non è pervenuta ancora nessuna risposta. Va anche aggiunto che oltre alle autorizzazioni è necessario che il cliente ci comunichi il completamento delle opere a suo carico, che consistono nella realizzazione della cabina e nella consegna delle relative certificazioni di conformità, ad oggi non ancora pervenute. Quando avremo a disposizione tutto il necessario in 60 giorni lavorativi completeremo il lavoro. Al momento, quindi, – conclude la nota dell’Enel – nessun ritardo può essere addebitato alla nostra azienda».
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 10-06-2010