Protestano i cittadini di Maletto, per la chiusura dell’unico centro di medicina fisica e riabilitazione presente nel piccolo Comune, creando disagi soprattutto agli anziani e a tanti utenti con problemi di mobilità. Il sindaco, Salvatore Barbagiovanni, ha inviato una nota all’assessorato Regionale alla Salute, e all’Asp 3. in cui chiede la revoca del trasferimento, avvenuta in contrasto con le normative regionali. “I Direttori Sanitari, – si legge nella nota – possono autorizzare il trasferimento di strutture accreditate, solo in presenza di adeguata motivazione, e con la carenza di strutture analoghe nel territorio”, in questo caso, si è preferito trasferire a Bronte un servizio che nel territorio era già presente, con un’altra struttura analoga accreditata a maggio 2014, e nel frattempo, si è lasciato privo il territorio di Maletto, di un servizio operante da anni con grandi benefici per i residenti”. Tra l’altro, continua la nota, nel 2008 era stato chiesto il trasferimento della stessa struttura, da Maletto a Bronte, e l’Asp, aveva rifiutato la richiesta, finita poi davanti al Tar, che ha dato ragione all’Azienda motivandola proprio con il fatto che il Comune di Maletto, con il trasferimento, sarebbe rimasto privo di strutture eroganti tali prestazioni. La causa è proseguita davanti al Consiglio di Giustizia Amministrativa (CGA), e tutt’ora in attesa del giudizio. “Aspettiamo la risposta degli Enti a cui abbiamo inviato la nota – ci ha detto il sindaco di Maletto, Salvatore Barbagiovanni – e non lasceremo nulla di intentato per ridare ai Malettesi un servizio che è stato ingiustamente sottratto.
Luigi Saitta Fonte “La Sicilia” del 15-03-2015