Doveva essere una giornata di festa tra i boschi dell’Etna, alla ricerca di funghi porcini, ma si è trasformata in tragedia. Carmelo Torrisi, 79 anni di Mascali, dopo aver raggiunto più o meno quota 1300 di altezza assieme al fratello di 81 anni e ad un amico, in contrada Bosco Chiuso in territorio di Maletto, alle 9 del mattino di ieri si è improvvisamente accasciato, forse stroncato da una crisi cardiaca e non si è più ripreso. A raccontarci quei momenti drammatici il presidente dell’associazione fungaioli siciliani, Alfio Casella, che non solo ha assistito alla scena, ma ha cercato in tutti i modi di soccorrere Torrisi. “Ero andato anch’io a funghi a Maletto – racconta – ed in contrada Fontana Murata mi sono intrattenuto a parlare proprio con il signor Carmelo quando improvvisamente ha chiuso gli occhi e si è accasciato. Mi sono reso conto della gravità della situazione e gli ho praticato il massaggio cardiaco. Nel frattempo ho telefonato al 118 spiegando bene cosa fosse accaduto e fornendo le coordinate rilevate del gps del mio smartphone. Io sono rimasto in contatto con i medici ed è subito partita la macchina dei soccorsi, anche se sembrava non ci fosse più nulla da fare”. La centrale operativa del 118 di Catania ha inviato sia l’elicottero, sia l’ambulanza che non è potuta arrivare sul posto perchè qualcuno, con palese esigenza di un ripasso di educazione civica, aveva pensato di sigillare il lucchetto del cancello dell’area demaniale con della colla, probabilmente Attak. Nel tentativo di guadagnare tempo l’equipaggio dell’ambulanza ha imbracciato la barella e si è avventurata a piedi. “Chi ha incollato il lucchetto – ribadisce Casella – si renda conto della gravità del gesto inqualificabile che ha impedito all’ambulanza di raggiungerci in fretta”. L’elicottero però è arrivato prestissimo, il bosco era fitto e così gli amici di Casella per farsi localizzare hanno acceso un fuoco. Il velivolo si è abbassato il più possibile, ed il soccorso è stato prestato “in hovering”, ovvero con i sanitari che si sono calati a terra con l’elicottero in volo stazionario. Una volta sul paziente, i soccorritori hanno praticato le manovre di rianimazione per dieci minuti, ma purtroppo per Torrisi non c’è stato nulla da fare.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 12-09-2013