Il Comune di Maletto mette su una bella iniziativa di carattere sociale a favore dei ceti più deboli, vittima dell’inarrestabile caro vita. Il sindaco Giuseppe De Luca e l’assessore alle Politiche sociali, Arturo Avellina, hanno deciso di stanziare un fondo per pagare il 50% delle spese farmaceutiche e sanitarie, non coperte dal servizio sanitario nazionale, che ogni anno sono costretti ad affrontare le famiglie indigenti, ovvero dei nuclei familiari il cui reddito non supera il minimo vitale. “Per minimo vitale – afferma l’assessore Avellina – intendiamo la pensione minima erogata dall’Inps ai lavoratori dipendenti, che per l’anno 2007 corrisponde a 5.669,82 euro. Ci sono nonnini, infatti, che hanno bisogno di cure e devono acquistare farmaci che spesso costano più della pensione mensile che percepiscono”. “Il nostro obiettivo è duplice. – continua il sindaco De Luca – Da una parte intendiamo venire incontro realmente alle esigenze dei ceti più deboli, dall’altra vogliamo lanciare un segnale forte verso le istituzioni che invece di affrontare le difficoltà economiche con politiche di sviluppo e risanamento, effettuano solo tagli. Oltre a ciò – continua – sono sempre di più i presidi il cui costo è completamente a carico dei pazienti, il cui potere di acquisto è sempre più basso. Non si può fare solidarietà sociale – conclude e Luca – senza considerare questi aspetti”. Per ottenere i rimborsi il paziente dovrà compilare un modulo che potrà ritirare presso l’Ufficio servizi sociali. Poi per ottenere i rimborsi dovrà presentare al Comune le ricette mediche e le relative ricevute fiscali.