Si levano altre voci di protesta, a favore del distaccamento volontari dei vigili del fuoco di Maletto, dove si verifica una mancanza di mezzi a seguito dei tagli alle spese, segnalata dal vice presidente nazionale Giuseppe Parrinello. Anche il sindaco di Maniace, Antonino Cantali, si schiera con i volontari: “Da 16 anni i vigili di Maletto operano con grande professionalità nel nostro Comune. Sempre disponibili e grazie a loro nel nostro Comune in diverse occasioni abbiamo evitato guai maggiori. La loro sopravvivenza è necessaria per il mio Comune, perché giungere da un paese a 7 chilometri, non è lo stesso che arrivare da 23 o 35 chilometri, con tempi molto maggiori. Per questo ho parlato con il sindaco di Maletto, per riunirci e cercare di aiutare nelle spese che loro sostengono. Ma una replica al comunicato della Cisl Fns ( il segr. prov. Antonio Sasso ha affermato pochi giorni fa che il distaccamento di Maletto potrebbe chiudere per ottimizzare le spese) , arriva da Luca Bonello, presidente nazionale dell’associazione Vigili del Fuoco volontari, che rappresenta ben 4000 tesserati, su 6000 volontari in Italia. “Non si capisce il motivo di questa acredine nei confronti dei volontari, componente del Corpo nazionale che per legge assolve gli stessi obblighi e servizi dei permanenti. Non vi è dubbio, infatti, che sia l’incendio di una abitazione, un soccorso a persona o un incidente stradale , viene trattato con la stessa tempestività e professionalità sia dai permanenti che dai volontari, personale formato secondo dei protocolli standard, che obbligatoriamente devono essere seguiti dal personale in servizio. E una follia pensare di chiudere dei distaccamenti volontari per risparmiare, i cittadini devono sapere che una caserma permanente costa ogni anno, quanto 45 sedi volontarie. In Europa, inoltre, tutti gli stati hanno una notevole componente volontaria, 2 milioni in Germania con 30 mila effettivi, in Francia 200 mila volontari e 40 mila effettivi, in Austria 250 mila volonatri, e 2000 effettivi, in Italia, invece, 30 mila effettivi e circa 6.000 volontari. Inoltre il fatto che percepiscono un pagamento quando sono in servizio, è una cosa normale, che avviene in tutti gli Stati, e ribadita da poco dalla Corte dei Conti, a seguito di osservazioni dello Stato. Somme che per ogni volontario sono di mille o duemila euro l’anno, lorde, spesi spesso per attrezzature o mezzi necessari alla sopravvivenza”. R.P. Fonte “La Sicilia” del 06-03-2016
R.P.