Si apprestano a fare un salto di qualità i distaccamenti volontari dei vigili del fuoco di Maletto e Linguaglossa, grazie ad un provvedimento del Governo, che ha sbloccato i corsi per caposquadra volontario, fermi da anni e con centinaia di vigili pronti ad effettuare il corso per l’avanzamento di qualifica. Dopo anni di promesse, grazie all’impegno dell’Associazione nazionale Vigili del Fuoco Volontari, si è finalmente giunti ad una interlocuzione positiva con il Governo e i vertici del Corpo nazionale, che hanno finalmente sbloccato un iter procedurale fermo da anni. Così quattro vigili di Maletto (Antonino Cascio, Alessandro Caserta, Savio Imbrogiano e Luigi Saitta) e 6 di Linguaglossa (Mario Costanzo, Roberto Fazio, Franco Pavone, Nunzio Putrino, Salvo Gulisano e Filippo Vecchio) da questa settimana hanno iniziato il corso, che finirà a Maggio, per effettuare l’avanzamento di qualifica. Il corso, che come il precedente si terrà in e-learning, cioè con apprendimento multimediale a distanza, sfrutta tutte le potenzialità che le “rete” offre. Infatti, gli oltre 750 ammessi al corso, sono suddivisi in classi, con dei tutor che li seguono e con un forum aperto in cui scambiare le esperienze, visto che le classi sono formate da discenti provenienti da tutte le regioni italiane, in modo da unire competenze ed esperienze diverse. I vigili del fuoco volontari sono parte integrante del Corpo nazionale, con cui suddividono gli stessi compiti ed oneri. Anzi, a dire il vero, il Corpo nazionale è stato unificato nel 1941, ai tempi del regime fascista. Fino ad allora i pompieri erano suddivisi in corpi comunali, con una notevole differenza tra nord, dove quasi ogni Comune aveva il proprio corpo e il sud rimasto invece meno operativo. Una differenza che sussiste tutt’ora, infatti, pur essendo in forte espansione anche al sud, nell’Italia settentrionale sono centinaia i distaccamenti volontari aperti, mentre al sud solo negli ultimi anni c’è stata una crescita. Il corso si è reso necessario in virtù delle ultime leggi, che obbligano le squadre di volontari ad avere un Caposquadra per effettuare gli interventi. Ma nonostante il decreto sia stato emanato da tempo, solo ora si è pronti a realizzare un corso che vede coinvolti 750 vigili in Italia di cui circa 50 in Sicilia. R. P. Fonte “La Sicilia” del 18-01-2019