MALETTO. Adesso la vittoria di Pippo De Luca su Salvatore Barbagiovanni è ufficiale. 334 voti hanno diviso i due, con De Luca che ha preso 9 voti in più rispetto alla sua lista. Un successo festeggiato fino all’alba da tanti sostenitori con in testa il coordinatore del Pdl, Famà. Adesso già si guarda avanti. De Luca alla presentazione delle liste aveva nominato assessori la commercialista Nunziata Schilirò ed il suo vice sindaco, Enzo Sgrò. E questa sera la coalizione si riunirà per nominare gli altri due assessori e determinare le prime linee di intervento. Chi ha perso lancia messaggi di distensione, assicurando che l’opposizione non sarà strumentale: “Faccio gli auguri a Giuseppe De Luca – dice Nunzio Parrinello primo degli eletti della lista “Un futuro per Maletto” – con cui spero di collaborare per il bene del paese. La nostra non sarà un opposizione strumentale ma rivolta esclusivamente al bene del paese cui teniamo in maniera particolare”. Pronti a lavorare con entusiasmo invece gli eletti della lista “Uniti per Maletto”. “Ringrazio i miei elettori. – dice Salvatore Gulino primo degli eletti in assoluto – Da questo momento l’impegno sarà massimo per sostenere il programma elettorale del sindaco De Luca. L’imperativo è fare, con onestà, quanto di buono per il nostro paese che ha bisogno di persone che hanno voglia di lavorare per il bene di Maletto. Ed in questo senso il nostro impegno sarà massimo”. “La passata consiliatura ci ha insegnato molto. – ribadisce il sindaco riconfermato. – Non rifaremo l’errore di non rendere pubbliche anche le diatribe interne che potrebbero nascere. La totale trasparenza di ogni nostra operazione sono certo che renderà più forte la coalizione e ci darà maggiore forza per risolvere i problemi del paese”. A Maletto su 4570 elettori hanno votato in 2862, ovvero il 62,6%.
RANDAZZO. Non sono bastate 24 ore per terminare ufficialmente lo spoglio delle schede delle elezioni amministrative a Randazzo. Ieri pomeriggio alle 19, l’ufficio non era ancora in grado di fornire i dati ufficiali a causa di un problema sorto nella sezione numero 2, dove sono iscritti ben 710 elettori. La causa dei problemi non è stata resa nota. La frase più ricorrente nei corridoi del Comune era quella che “non sono tornati i conti”. Alla fine per verificare se erano giusti o meno è dovuto intervenire il presidente della sezione numero 1, nominato dall’Ufficio centrale di Catania, assieme ad un giudice di pace. Tutto ciò ha provocato giustificata ansia soprattutto fra i candidati al Consiglio comunale, costretti ad un frenetico viavai presso il Comune, nella speranza di ottenere il risultato definitivo. Alla fine in serata è trapelata la notizia che la verifica era stata compiuta e che i dati erano giusti, ma vista l’ora per essere resi pubblici bisognava attendere questa mattina. Noi solo in tardissima serata siamo riusciti a ricostruire il dato definitivo che ha sancito ufficialmente il ballottaggio fra il dott. Ernesto Del Campo con il candidato del centrosinistra Michele Mangione. “Il risultato comunque è certamente soddisfacente. – ci dice il dott. Ernesto Del Campo. – Comunque perché avevamo ragionato sulla possibilità di vincere al primo turno. Un po’ di amarezza c’è, perché alla fine il risultato non è venuto per una manciata di voti, ma siamo convinti che l’elettorato risponderà anche al secondo turno. Ricominceremo – aggiunge – a fare campagne elettorali con la serenità che ci ha contraddistinti, presentando programmi e proposte. Massima lealtà – conclude – nei confronti di tutti gli avversari”. “Contrariamente a quanti non ci credevano – aggiunge il prof. Michele Mangione – la mia speranza di giungere al ballottaggio è sempre stata concreta. Continueremo a basare la campagna elettorale sui contenuti, descrivendo i progetti che abbiamo pensato per la Città”. Nessuno dei 2 candidati si è però sbilanciato sulla possibilità di apparentamenti con le liste che hanno sorretto Nino Lanza. Del resto fino a questa mattina non si conoscevano i dati ufficiali. Chi ha analizzato bene il dato elettorale che lo ha visto arrivare terzo è stato proprio Nino Lanza: “Intanto – afferma – ho notato che nelle mie liste, 51 candidati o non hanno preso voti o ne hanno preso meno di 5. Di conseguenza le mie liste hanno avuto un forte calo di consensi rispetto alle previsioni. E’ vero anche che la mia candidatura è scaturita ad un mese dalle elezioni, e quindi in grande ritardo rispetto agli altri, ed a seguito di un travaglio interno all’Mpa. Per finire – conclude Lanza – credo che si sia riversato su di me il voto contro l’Amministrazione uscente”. Fra le liste il primo partito è risultato il Popolo della Liberta, ovvero l’ex Forza Italia, seguito a ruota dalla lista “Del Campo sindaco” (che è sempre di Forza Italia) e dalla lista Alleanza randazzese, ovvero l’ex An. Insomma una vittoria tutta degli schieramenti del partito di Berlusconi che anche se divisi hanno occupato i tre posti del podio. Quarto il Partito Democratico e solo quinto il Movimento per l’Autonomia, anch’esso comunque diviso in 4 liste civiche che insieme hanno racimolato 1859 voti. Il candidato più votato è stato Francesco Sgroi di «Famiglia, Lavoro, Solidarietà» con 226 voti. A Randazzo inoltre erano ben 7 i candidati alle provinciali, ma nessuno è riuscito nell’impresa, ed il paese di Randazzo perde così i 2 consiglieri provinciali conquistati 5 anni fa.
Gaetano Guidotto fonte “La Sicilia” del 18-06-2008