Potrebbe essere tranquillamente archiviato come l’incendio di una vecchia casa disabitata, dove non si sono verificati neanche troppo danni. Ma questa volta il rogo di una vecchia casa divenuta un deposito si tinge di giallo. Questi i fatti: all’improvviso dalle finestre della casa di via Ospizio, pieno centro storico sotto la famosa Rocca Castello, comincia a uscire del fumo. I vicini si rendono conto che si tratta di un incendio e preoccupati avvertono i vigili del fuoco di Maletto che sono rapidissimi nell’intervento, anche quando devono spostarsi anche in un altro paese, figuriamoci in questa occasione che la vecchia casetta si trova a pochi metri dal loro distaccamento. I pompieri arrivano e fanno il loro dovere, spegnendo il rogo e limitando i danni, ma subito dopo, tutti cominciano a chiedersi cosa possa aver provocato l’incendio. All’autocombustione non ci crede nessuno. La vecchia casa era disabitata e utilizzata come deposito. All’interno custodiva di tutto, compresa della legna accatastata. Per intenderci fasci di vitigni ben essiccati e quindi facilmente infiammabili. Rimane da scoprire cosa può aver innescato il rogo. In tanti, prima dell’incendio, avrebbero visto aggirarsi intorno alla casetta dei ragazzi che magari per errore potrebbero essere stati la causa del rogo. I carabinieri arrivano sul posto e cominciano a fare domande, ma oltre ad apprendere che qualche ragazzino sarebbe entrato direttamente dalla porta forse chiusa male, non hanno raccolto elementi utili. L’ipotesi più accreditata è che qualcuno di quei ragazzini abbia gettato per terra qualche mozzicone di sigaretta da cui poi si sarebbero sprigionate le fiamme. Il dubbio rimane, con i carabinieri che stanno continuando ad indagare per capire cosa sia realmente accaduto e per mettere in sicurezza la parte più antica del centro storico di Maletto. Questa zona, infatti, è caratterizzata da tante piccole abitazioni come quella dove si è sviluppato l’incendio, case aggrappate l’una all’altra. Se una diventa pericolante rischia di trascinarsi dietro le altre. Per questo, dopo l’incendio, la zona è stata transennata e il transito impedito. Adesso la raccomandazione per tutti i proprietari di queste vetuste case non abitate è quella di tenere ben chiusi i portoni. Si eviterà se non altro che ragazzini giocando possano danneggiarle.
Fonte “La Sicilia” del 28-05-2013