«Assolti perché il fatto non sussiste». Gli imputati sono cinque giornalisti, che erano finiti a processo per aver raccontato la presenza di un condannato per mafia durante un comizio del candidato sindaco di Maletto de La Lega. Precisamente Antonio Mazzeo, sceso in campo per le amministrative 2018, si era sentito “offeso” da quanto riportato in diversi articoli pubblicati il 6 giugno 2018 sui tre giornali online, fattoquotidiano.it, espresso.repubblico.it e meridionews.it. dove si dava conto della parentela tra il candidato e Matteo Montagno Bozzone (con alle spalle sentenze per mafia e concorso in omicidio) e della sua presenza all’evento elettorale del nipote. La sentenza di assoluzione del Tribunale di Catania è stata emessa nei confronti dei giornalisti Saul Caia, Salvatore Catalano, Peter Gomez (direttore del Fattoquotidiano.it), Marco Damilano (allora direttore del settimanale l’Espresso) e Claudio Campese (direttore di Meridionews), che si sono dovuti difendere dall’accusa di diffamazione e omesso controllo.
La procura aveva chiesto la condanna e il risarcimento alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Antonio Patronaci. «Entrambe le notizie erano vere, non smentite, e certamente, anche di grande interesse pubblico. È una vittoria per la libertà di stampa, la sentenza restituisce dignità all’operato dei giornalisti e dei direttori che con correttezza e professionalità hanno riportato in modo professionale la vicenda, dando tra l’altro, anche ampio spazio alle repliche», commenta il collegio difensivo composto dagli avvocati Caterina Malavenda, Giuseppe Sapienza Quattrocchi, Paolo Mazzà, Ernestina Cataldo, Goffredo D’Antona e Marco Galati. Laura Distefano Fonte “La Sicilia” del 13-01-2025