Sembra una storia di altri tempi, ma non lo è. A Maletto padre Salvatore Maggio, da 2 anni alla guida dell’unica parrocchia dedicata ai Sacri Cuori di Gesù e Maria, durante l’omelia della messa vespertina del sabato annuncia di essere stato trasferito in una parrocchia di Catania. Da quel momento fra i fedeli scoppia la protesta. I parrocchiani si ribellano e danno vita a un partecipato corteo silenzioso che domenica sera dalla Chiesa Madre si è mosso fino alla Chiesa del Carmine. Corteo capeggiato da uno striscione che, attraverso la scritta “siamo senza parole” esprime tanta amarezza. A sfilare anche Alfio Caserta: “Per tutta la comunità parrocchiale – dice – è stato un fulmine a ciel sereno. Padre Maggio ha rinnovato il rapporto con noi giovani. Ci siamo già rivolti al nostro vicario foraneo per essere ricevuti dal vescovo e chiedergli di non trasferirlo”. “Ci siamo trovati bene con padre Maggio – aggiunge Sofia Schilirò – cui va il merito di aver fatto avvicinare alla Chiesa tanti giovani. Non possiamo rinunciare alla sua guida. Padre Maggio in questi 2 anni ha fatto tanto e la notizia del suo trasferimento ci ha deluso. Non comprendiamo la decisione dell’Arcivescovado e non ci fermeremo al corteo, ma continueremo a far sentire la nostra voce”. Contro il trasferimento di padre Maggio anche il sindaco Salvatore Barbagiovanni: “In questi pochi mesi di sindacatura – dice – ho avuto un ottimo rapporto con padre Maggio. Posso dire che abbiamo lavorato in grande sintonia. Come sindaco – continua – ho il dovere di assecondare le esigenze dei miei concittadini. E i malettesi vogliono padre Maggio, cui bisogna dare atto di avere avuto la forza di riunire attorno a sé un folto gruppo di giovani. Vedete, dopo la scomparsa di padre Longhitano, padre Maggio ha dato risposte a molte delle aspettative dei parrocchiani. E di conseguenza – conclude – ritengo che chi ha preso la decisione di trasferirlo deve tenere in considerazione queste legittime aspettative”. Insomma non bisogna richiamare alla memoria i personaggi creati da Giovannino Guareschi come Peppone e Don Camillo per trovare un sindaco di sinistra che chiede al vescovo di far ritornare il proprio parroco e dei fedeli che lo difendono. Maletto non vuole che padre Maggio vada via.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 03-09-2013 (GRAZIE AD AMANDA VITALE PER LE FOTO)