Resta ancora senza ambulanza, la postazione del 118 di Maletto, che da alcuni giorni è stata mandata a Linguaglossa, in sostituzione di quella del luogo in officina per dei lavori. Un problema accentuato per l’alto numero di interventi che Maletto normalmente esegue, (circa 900 nel 2019 e quasi 70 nel solo mese di agosto nonostante i fermi), sia perché è l’unico presidio sanitario di primo intervento nel piccolo Comune alle falde dell’Etna. Una situazione che si ripete spesso, e che viene quasi sempre fatta ai danni della piccola comunità, e dei 12 operatori in servizio a Maletto, nonostante in provincia di Catania ci siano altre postazioni che lavorano molto meno, ma le cui ambulanze non vengono mai toccate, chissà per quali oscuri motivi. Sarebbe stato più giusto, infatti, traslocare un mezzo che esce 10-15 volte al mese, con una media molto bassa, invece di uno sempre in azione sia per la dislocazione geografica, sia per essere posizionato in un Comune con un grande numero di anziani, che hanno maggior bisogno di cure sanitarie.
Il sindaco Pippo De Luca, ha inviato una missiva ai vertici del 118, e della Seus, società che gestisce il servizio, per avere idonee spiegazioni. Ma ad oggi, nessuna risposta è pervenuta al primo cittadino: «Non ci hanno nemmeno risposto – dichiara seccato il sindaco – come se il nostro diritto alla salute fosse meno importante di altri. Ma non finisce qui, mi sto attivando per avere le giuste spiegazioni e soprattutto per capire dove sono finite la ambulanze di riserva che la Seus ha previste nella gara di appalto. Se non avremo le giuste risposte, vedremo se sussistono gli estremi per una denuncia per interruzione di pubblico servizio». Fonte “La Sicilia” del 29-08-2020