E’ stato intitolato all’indimenticato giornalista e scrittore Salvo Nibali il museo civico di Maletto inaugurato ieri pomeriggio. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco, Pippo De Luca, Piero Butera, presidente delle sezioni di Bronte e Maletto di SiciliAntica, Giuseppe Lo Porto, presidente regionale di SiciliAntica, e Giorgio Luca, responsabile del Museo malettese. Con loro Ernesto Del Campo, presidente del Distretto Taormina-Etna e sindaco di Randazzo), giunto con l’amministratore delegato del Distretto, Salvatore Sparta, Maria Grazia Branciforti, responsabile del Servizio per i beni archeologici della Soprintendenza di Catania, Francesco Privitera, dirigente del Servizio, e il dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Gesualdo Campo. «I reperti che vedete in mostra – ha affermato il sindaco – prima erano conservati in un deposito. Grazie a tutti per aver contribuito alla realizzazione di questo museo». Numerosi sono stati gli interventi che hanno sottolineato il valore del museo, finanziato anche dal Distretto culturale Taormina-Etna, che ha partecipato al bando Sviluppo Sud 2005 della Fondazione Cariplo. Nella sezione archeologica vengono esposti i materiali provenienti dagli scavi compiuti nel territorio dal 1987 in poi dal servizio archeologico, dalle ricognizioni di superficie effettuate dalla Durham University e da recuperi operati sul territorio. Sono reperti che testimoniano la presenza dell’uomo nel comprensorio fin dal VI secolo a.C. Nel territorio, infatti, vi sono tracce di frequentazioni umane nelle grotte a scorrimento lavico, che alla fine del Neolitico diventano più intense e si estendono anche all’esterno, come attestano alcune tombe scoperte di recente. L’area museale, poi, comprende anche una sezione etnoantropologica, in cui vengono esposti attrezzi e utensili domestici e del lavoro agricolo, che testimoniano l’antica civiltà contadina dell’800 e del ‘900. In tanti, infine, hanno voluto ricordare Salvo Nibali, che per lo studio della storia di questo territorio ha dedicato buona parte della sua breve vita. Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 26-04-2010