Un incendio auto doloso, che sicuramente è stato perpetrato a scopo intimidatorio, o peggio ancora, per qualche ritorsione. Sono queste le piste più probabili su cui stanno indagando i carabinieri della stazione di Maletto e quelli della Compagnia di Randazzo, dopo l’incendio di un auto avvenuto il sabato notte a Maletto, mentre era in sosta in via Conte Manfredi. L’incendio è scoppiato intorno a mezzanotte e mezza. Ad accorgersi delle fiamme un passante, che oltre a dare l’allarme, ha iniziato lo spegnimento grazie ad un estintore che aveva nella sua auto. L’opera di spegnimento è stata poi completata grazie a un altro estintore, e all’arrivo sul posto della squadra di vigili del fuoco di Maletto, prontamente intervenuti dopo la chiamata. a cui, poco dopo, si sono aggiunti i colleghi di Randazzo. L’auto è stata seriamente danneggiata. Poi le dovute conclusioni, con il ritrovamento di tracce di liquido infiammabile, che unito al fatto che le fiamme sono partite contemporaneamente davanti e dietro, lasciano pochi dubbi sul fatto che l’incendio sia di origine dolosa. Il proprietario, un 45enne del luogo, è responsabile della ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti, e già in passato, ha subito degli atti vandalici come il taglio delle ruote nella stessa macchina. Stavolta un atto ancora più grave, sulla cui origine si potrebbero ipotizzare diverse cause. Ogni anno in questo periodo, la ditta opera spesso assunzioni a tempo determinato, e sono in tanti a sperare di essere chiamati a lavorare, anche se per brevi periodi. Al vaglio anche la probabile ritorsione di qualche operaio insoddisfatto. Ipotesi che potrebbero essere presto suffragate dalle prove. Infatti, il gesto compiuto è stato ripreso da delle telecamere poste sulla strada, le cui immagini sono al vaglio degli inquirenti. Queste immagini potrebbero dare un volto, e soprattutto un perché ad un gesto inatteso e che desta molta preoccupazione. All’operaio, sono giunti diversi messaggi di solidarietà, da parte di tanti cittadini. R.P.