Intenso e dibattuto incontro al Comune di Maletto, fra l’attuale commissario del Parco dell’Etna, Avv. Ettore Foti, l’Ing. Di Bella, tecnico del Parco, ed il Sindaco di Maletto, Pippo De Luca, il Vicesindaco, Enzo Sgrò, e vari rappresentanti di istituzioni, artigiani, ed associazioni operanti a Maletto tra cui l’Associazione Pazzi di Natura, con sede a Maletto. Gli Amministratori di Maletto hanno chiesto che il Parco venga ad investire anche sul nostro versante, finora molto trascurato, e che venga valorizzato l’ambiente che i cittadini di Maletto, nel corso degli anni, hanno ben saputo salvaguardare. Diversi ed a volte anche polemici, gli interventi effettuati da alcuni partecipanti. Il Consigliere Comunale Luigi Saitta ha fatto notare come non vi sia alcun controllo sui pascoli abusivi, su tante attività vietate, ed invece come vengano celermente multati i proprietari dei fondi che sistemano anche i propri muri. Oltre a ciò, ha sottolineato come le strade del Parco, siano diventate pessime ed impercorribili. Il Dott. Bufera di Siciliantica, ha fatto notare al Commissario che all’interno del Parco, è presente una bellissima zona archeologica, purtroppo né segnalata, né resa fruibile ai turisti, un’area peraltro, interamente ricadente in zona demaniale, con la possibilità di uno sfruttamento di basso costo (solo sentieri e segnaletica), e di bellezza enorme. Ottimi anche gli interventi di Padre Alfredo Longhitano, e del Geom. Vincenzo Mangano, che ha fatto notare i molteplici impedimenti che qualunque professionista o Artigiano, trova nell’effettuare lavori all’interno del Parco, complici, molte volte, i moltissimi divieti, ed i vincoli posti dalla legge, o, in alcuni casi, dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) del Parco. Alla fine De Luca e Sgrò, hanno chiesto a gran voce, di istituire l’area attrezzata di Fontana Murata, della segnaletica opportuna, e di favorire l’escursionismo nei sentieri, di cui ricordiamo che il progetto presentato dal Comune di Maletto ne prevedeva 4, ed a tutt’oggi non ci sono notizie in merito alla loro approvazione e realizzazione. Il Commissario, ha replicato dicendo che purtroppo anche per loro è impossibile reperire fondi, che la segnaletica deve essere ripristinata in tutto il Parco, ed infine, segnali positivi per l’area attrezzata di Fontana Murata, in quanto tale opera, è già inserita nel piano triennale delle opere che il Parco vuole Realizzare. All’incontro ha partecipat anche il dott. Gaetano Perricone. Alla fine è stato effettuato un sopralluogo a Fontana Murata, ed in diverse strade del Parco che necessitano di una immediata sistemazione.
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ARTICOLO DE “LA SICILIA” DEL 17-10-2008
VERTICE CON IL PARCO DELL’ETNA SULL’AREA DI FONTANA MURATA
Vertice, al Comune di Maletto, fra il sindaco Pippo De Luca, l’assessore Enzo Sgrò e il commissario del Parco dell’Etna, Ettore Foti. All’ordine del giorno, la richiesta al Parco di investire anche nel versante nord dell’Etna e di risolvere le annose questioni che hanno provocato una sorta di disaffezione fra la gente e l’Ente di Nicolosi. «I nostri avi – hanno dichiarato De Luca e Sgrò – hanno saputo salvaguardare l’ambiente benissimo. Al Parco chiediamo di investire sulla valorizzazione del nostro ambiente, affinché possa essere fruito con le conseguenti ricadute economiche per il territorio». In particolare, si è parlato dell’area attrezzata di Fontana Murata, dell’inspiegabile diniego da parte del Parco a fare realizzare le tettoie in legno e dei cartelli per favorire l’escursionismo nei sentieri. «Questa è solo una parte delle richieste – continua il sindaco – che riteniamo legittime. E per le cose che riteniamo giuste siamo disposti a fare battaglia». «Il Parco è come i Comuni – ha replicato Foti – e al momento non ha risorse. Il fatto però che abbiamo inserito nel piano triennale la realizzazione dell’area attrezzata di Fontana Murata è il segnale che il Parco questa struttura vuole realizzarla. Basta solo reperire i fondi. Anche noi concordiamo sulla necessità di ripristinare o realizzare la segnaletica in tutti i Comuni del Parco. Sulla realizzazione delle tettoie, ritengo che bisogna istituire un tavolo tecnico comune per individuare le linee di intervento». L.S.