Con una lettera inviata al prefetto, all’assessorato regionale Enti locali, all’Anticorruzione, al segretario comunale e al presidente del Consiglio, i consiglieri di minoranza Pippo De Luca, Maria Foti, Luca Saitta e Vincenzo Cutraro, si astengono dal partecipare ai lavori del Consiglio per protesta contro il sindaco, al centro di indagini per dei lavori eseguiti con le sue imprese a Messina. I 4 consiglieri scrivono: «Considerato che le vicende giudiziarie che hanno interessato Capizzi nella sua qualità di imprenditore non possono non avere ripercussioni rispetto al suo ruolo di sindaco, in quanto, seppur vero che i fatti sono stati compiuti nella qualità di soggetto privato, è altrettanto vero che ha commesso reati contro la pubblica amministrazione, la stessa P. A. che egli dovrebbe rappresentare, tutelare e garantire, per ciò non parteciperemo a nessuna attività compresi i lavori consiliari sino al momento in cui non verrà ristabilita la piena legalità negli organi amministrativi del Comune». I consiglieri, inoltre, lamentano una condotta omissiva da parte degli uffici che non avrebbero risposto a richieste di accesso ad alcuni atti.
«Ribadisco la piena fiducia nella Magistratura – dichiara Capizzi – specificando che si tratta di fatti strettamente legati alla mia attività imprenditoriale e antecedenti la mia elezione a sindaco. I consiglieri di minoranza, con la loro assenza, vengono meno alla carica istituzionale che hanno, dimenticando che il sindaco e gli assessori sono ospiti in seno al Consiglio. In effetti nell’ultimo Consiglio sono stati deliberati oltre 150 mila euro di debiti fuori bilancio, lasciati dall’ex sindaco De Luca e dall’allora assessore Foti. Continuerò nel mio mandato ancora più determinato di prima». LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 05-04-2024