La Proposta del “Comitato provinciale per la riperimetrazione del Parco dell’Etna” approda a Palazzo Minoriti per essere discussa dal Consiglio provinciale. La quinta commissione “Ecologia, tutela dell’ambiente e pianificazione territoriale”, presieduta dal consigliere provinciale Sergio Gruttadauria, ha approvato una mozione che invita il presidente Giuseppe Castiglione a farsi portavoce presso la Regione affinché i confini del Parco dell’Etna vengano innalzati fino a 1.100 metri di altitudine. «Adesso il documento dovrà essere discusso e votato dal Consiglio – afferma il consigliere provinciale Nunzio Parrinello, componente della V commissione -. Sarà l’occasione per sentire i colleghi su un problema che investe tutti i Comuni dell’Etna. Dei 59mila ettari di terreno ricadenti all’interno dei confini del Parco, ben 28mila sono di privati che attendevano sviluppo e salvaguardia. In tutti questi anni, invece, il territorio si è impoverito e ha registrato un decremento degli abitanti. Chi è rimasto si è accorto di non poter più neanche esercitare attività agricole secolari, mentre i Comuni non sono riusciti a promuovere il turismo in un momento in cui la crisi economica sembra prendere il sopravvento». Per questo la quinta commissione consiliare ha deciso di ascoltare le ragioni del presidente del comitato che chiede la riperimetrazione del Parco, Carlo Cinciotti, decidendo di sposarne l’iniziativa. «La Provincia – conclude Parrinello – non è competente in materia, ma approvando il Piano territoriale a previsto sentieri, stazioni sciistiche, strutture ricettive e lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Per questo chiediamo al presidente Castiglione di raccontare alla Regione il disagio dei cittadini e chiedere l’innalzamento dei confini del parco a 1.100 metri, restituendo le attuali zone “D” ai Comuni. Sarà l’inizio per programmare lo sviluppo del territorio. Notificheremo la nozione approvata – conclude Parrinello – a tutti i Comuni al fine di essere adottata».
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 22-01-2012
LA MOZIONE COMPLETA
OGGETTO: RI PERIMETRAZIONE DEL PARCO DELL’ETNA
I sottoscritti Consiglieri provinciali, componenti della V Commissione consiliare permanente:
PREMESSO che il 17/03/1987 veniva istituito il Parco dell’Etna, decreto pubblicato sulla GURS N° 14 del 04/04/1987, con lo scopo di salvaguardare l’ambiente ma anche di far sviluppare socio-economicamente i Comuni ricadenti in esso (20 più la Provincia); il territorio del Parco comprende 59.000 ettari; 28.000 dei Privati, 18.000 del Demanio forestale, 11.000 dei Comuni;
CONSTATATO che dopo anni i territori si sono impoveriti e hanno registrato un decremento degli abitanti, registrati nei vari censimenti. In considerazione dell’impossibilità giorno dopo giorno di esercitare le attività che in millenni i cittadini del territorio hanno sviluppato, sostenendo le loro famiglie (attività agricole, di allevamento, turismo ricettivo etc…);
CONSTATATO che tutto ciò ha provocato una grave crisi occupazionale in particolare nei giovani i quali invece d’investire nei terreni dei padri li hanno abbandonati;
CONSTATATO che la V Commissione consiliare permanente ha ascoltato il disagio degli abitanti del Parco per mezzo del signor Carlo Cincotti, Presidente del Comitato Provinciale per la riperimetrazione del Parco dell’Etna al quale hanno aderito centinaia di proprietari terrieri e anche numerosi cittadini non proprietari;
PRESO ATTO che qualsiasi strumento urbanistico, dopo un tempo così lungo, deve essere rivisto e rielaborato al fine di renderlo più attuale ed evitare la completa mummificazione di un ambiente di cui l’uomo è parte integrante; INVITANO
Il Presidente della Provincia Regionale di Catania a farsi portavoce presso L’Assessore regionale competente, del disagio e della preoccupazione dei cittadini che vivono all’interno del Parco dell’Etna, considerando che il Consiglio provinciale, approvando il PSSE e il Piano Territoriale, ha previsto lo sviluppo socio – economico dei Comuni costituenti il Parco attraverso la fruizione dello stesso, realizzando o facilitando la nascita di sentieri natura fruibili, stazioni sciistiche, strutture ricettive, agricoltura sostenibile e gli originali allevamenti preesistenti nei territori da millenni e ora scomparsi. Promovendo un tavolo di lavoro tra la Regione Siciliana – Province, i Comuni, le Associazioni ambientalistiche, rappresentanti dei comitati di cittadini, che possa rivedere la riperimetrazione dei confini del Parco, assegnando le competenze delle zone D ai Comuni ricadenti all’interno del Parco e innalzando i confini a circa 1100 metri s.l.m., per dare la possibilità ai cittadini che vivono all’interno del Parco, di riappropriarsi del territorio creando lo sviluppo socio economico che gli consenta di vedere con più ottimismo il futuro. Di inviare la mozione approvata al Presidente della Regione, all’Assessorato Regionale al Territorio, ai Deputati regionali di Catania e ai Sindaci dei 20 Comuni appartenenti al Parco. Nunzio Parrinello