L’unica piazza che si è riempita, dopo la scossa di terremoto che si è sentita nella notte tra martedì e mercoledì, è stata quella dei social, dove in tantissimi hanno scritto di avere udito il terremoto, ma fortunatamente nessuno è sceso in piazza e non ci sono state segnalazioni di danni né a persone né a cose. La scossa, di magnitudo 3,7 di scala Richter, è stata rilevata dai sismografi dell’Ingv alle ore 00.48 ora italiana. Con epicentro a circa 4 chilometri a Est di Maletto, verso Randazzo e a una profondità di circa 22 chilometri. La scossa è stata udita a Maletto, a Bronte, a Randazzo, fino a Passopisciaro, ma non sono giunte segnalazioni di danni. Per fortuna, la scossa è stata molto breve e non ci sono state repliche con gli strumenti che non hanno segnalato altre scosse al di sopra di una magnitudo di 2.0, che è la soglia che l’Ingv considera da approfondire. Probabilmente la scossa è stata originata dall’Etna, come spesso accade in queste zone, visto che l’area interessata si trova sopra una della faglie più rischiose della Sicilia Orientale.
Da qualche mese non si verificavano scosse di questo genere, che in passato erano state più frequenti. Ora l’i m p r o vviso risveglio, che finora, non ha avuto repliche di un certo livello. Certo, la paura resta, infatti proprio circa un anno fa, nella notte di Santo Stefano, delle scosse leggermente più forti, hanno provocato diversi danni tra Zafferana e Acireale. Scosse che hanno provocato danni a diverse abitazioni, ma che per fortuna non hanno provocato vittime, anche se resta alta la paura di eventuali scosse, che spesso l’Etna provoca inaspettatamente. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 19-12-2019