Si è trasformato in tragedia un normale lavoro di pulizia di un terreno, un’attività svolta chissà quante volte da un sessantenne di Maletto, Luigi Cairone, nel terreno di proprietà dell’u omo, ubicato in contrada Fontana Murata. Il fatto è avvenuto ieri poco dopo mezzogiorno, quando l’uomo, accompagnato da uno dei tre figli, era intento a tagliare un albero, forse per potarlo o per trasformarlo in combustibile da riscaldamento, pratica molto usata ancora in zona, dove le caldaie a legna e i camini sono molto usati, soprattutto in questo periodo dell’anno, considerato che le temperature sono ancora molto rigide. All’improvviso si è verificata la tragedia: un grosso ramo, in parte tagliato, si è staccato dall’albero, colpendo in pieno l’uomo e schiacciandolo nella parte superiore del corpo, in particolare colpendolo al cranio e al torace. Immediate sono scattate le telefonate ai numeri di emergenza e un’ambulanza del 118 di Bronte, con medico a bordo, è arrivata sul posto trovando l’uomo in condizioni molto gravi. Il sessantenne aveva riportato una probabile frattura della scatola cranica e un trauma toracico importante. Subito è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso di stanza all’ospedale Cannizzaro, che ha raggiunto il piazzale di Fontana Murata. Il paziente è stato preso in carico sul velivolo per essere trasportato al Trauma center dell’ospedale Cannizzaro di Catania. Purtroppo, però, nonostante l’immediato intervento dei mezzi di soccorso, non c’è stato nulla da fare per il povero malcapitato. Non c’è stato neanche il tempo per effettuare i necessari esami medici e di diagnosticare il tipo di intervento necessario, quando all’improvviso l’uomo è deceduto a causa delle gravi ferite riportate. Ferito lievemente anche uno dei figli, che si trovava con il padre. La notizia ha subito raggiunto il piccolo paese, dove tutti conoscevano il 60 enne, operaio forestale a tempo indeterminato, che lascia la moglie e tre figli, Un lavoro svolto da anni, con notevole esperienza, ma che stavolta, per cause sconosciute. È stato fatale. Una tragedia sul lavoro che ancora una volta apre un capitolo sicurezza spesso trascurato. Fonte “La Sicilia” del 14-01-2018