MALETTO (CATANIA) – La notte scorsa sono state tranciate le valvole dei pneumatici di 35 automezzi custoditi nel deposito di Maletto, in provincia di Catania, della Aimeri Ambiente, società per azioni di Rozzano Milanese, che ha vinto l’appalto per la raccolta dei rifiuti nei 14 comuni dell’Ato Catania Uno Joniambiente. Il gesto segue di 24 ore l’incendio doloso che la notte tra giovedì e venerdì scorso ha distrutto a Giarre 20 mezzi, tra autocompattatori e spazzatrice della società. Il presidente della Joniambiente Francesco Rubbino ha detto: “L’amarezza di ieri oggi si è trasformata in indignazione. Quello che noi dobbiamo far, insieme alla Aimeri ambiente, cui rivolgiamo ulteriormente tutta la solidarietà possibile, è mitigare i disagi che questi attentati hanno provocato ai cittadini”. “Sul fronte investigativo, infatti – ha aggiunto Rubbino – siamo fiduciosi nel lavoro che le forze dell’ordine e la magistratura stanno svolgendo. Ciò che posso dire e che quanto accaduto rafforza le motivazioni di tutti a continuare a svolgere il servizio nel pieno rispetto della legalità”. “Ringrazio la Aimeri ambiente – ha concluso Rubbino – che, attraverso l’impiego di una officina mobile ha permesso già nella mattinata di ieri a diversi veicoli di riprendere il proprio lavoro”. Dopo l’incendio di Giarre il dirigente tecnico dell’Ato Giulio Nido ha spiegato che nella serata di ieri, sono arrivati i mezzi dal deposito Aimeri di Trapani. “Questo – ha detto – ci consente di garantire i servizi prioritari, già in corso da stamattina”. Proprio oggi sul nostro quotidiano, il presidente Giovanni Roggero aveva ribato la volontà della ditta di rimanere in Sicilia: “In queste ore la nostra priorità è quella di riportare al più presto la normalità nella raccolta rifiuti. Noi sappiamo fare e faremo solo questo, per il resto ci sono le forze dell’ordine e la magistratura a cui forniremo il massimo della collaborazione”. “Mi preme sottolienare che i danni non sono stati ingenti, come qualcuno ha erroneamente sottolineato, perchè tutti i mezzi bruciati sono coperti da assicurazione e molti erano vetusti e inadeguati al servizio che abbiamo intenzione di fornire”. E ancora: “Non abbiamo mai ricevuto intimidazioni e non arretreremo di un solo passo. Forniamo servizi anche in provincia di Trapani e il bilancio della nostra presenza in Sicilia è estremamente positivo sia in termini di performance nella diffierenziata, sia nei rapporti con il personale e con le istituzioni”.
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