Sono di nuovo in agitazione gli operatori ecologici alle dipendenze della Ecolandia, che gestisce l’appalto per la raccolta dei rifiuti a Maletto. Ieri, i 12 dipendenti della ditta, hanno proclamato due ore di assemblea a cui hanno partecipato Alfio Leonardi, coordinatore regionale del comparto per la Cgil, e Antonio Santonocito della Confsal. I motivi che hanno indotto gli operai ad effettuare una forma di protesta sono il ritardo del pagamento degli stipendi, e la pubblicazione, da parte del Comune, di una “manifestazione di interesse” per sondare il terreno per una nuova gara che sia più economica e più efficiente. “Abbiamo notato – dicono i rappresentanti sindacali – che nella nuova gara, sono previste una riduzione delle ore settimanali e della forza lavoro, cha da 12 unità dovrebbe passare a 7, e al momento, vista la mancanza di regole certe, e in attesa delle decisioni della Regione, sembrano una presa di posizione inopportuna, noi attueremo tutti i mezzi possibili per difendere gli operai, e per evitare licenziamenti”. Non è dello stesso avviso il sindaco, Salvatore Barbagiovanni, che ha ricevuto al Comune operai e rappresentanti sindacali. “Prima di tutto è giusto dire che non stiamo solo cercando di ottimizzare ed economizzare il servizio, noi non vogliamo assolutamente licenziare nessuno, e le direttive usate sono quelle emanate dalla Regione, che prevede un operaio ogni 650 abitanti, ed un costo massimo di 150 euro per ogni abitante, ciò significa che l’appalto di Maletto non può superare le 600 mila euro totali”. I rappresentanti sindacali, insoddisfatti della risposta del sindaco, chiederanno a breve un incontro in prefettura.
Saitta Luigi