Sono tre i progetti Puc (Progetti di Utilità Collettiva) che il Comune di Maletto a breve attuerà nel rispetto delle normative. I Puc, sono nati per impiegare i percettori del reddito di cittadinanza in lavori utili per la comunità, tra cui la cura del verde, delle strutture comunali e a supporto nelle scuole. Proprio in questi campi, inizieranno i tre progetti della durata di 18 mesi, che il Comune di Maletto avvierà, ed in ognuno di essi saranno impiegati 10 operatori che potranno essere impiegati per 3 mesi, con un orario settimanale che va dalle 8 alle 16 ore lavorative. I tre progetti (“Scuola Insieme”, “Verde in Comune” e “Tuteliamo il Bene in Comune”), inizieranno nel 2021, due possibilmente a giugno e quello riguardante la scuola verso settembre. I costi dell’Inail sono a carico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mentre i costi dell’assicurazione ai lavoratori sono a carico del Comune che ha comunque già provveduto a reperirle. I percettori del reddito saranno chiamati tramite il Centro per l’Impiego o tramite i Servizi Sociali del Comune, chi rifiuta può anche perdere il Reddito di Cittadinanza. Il Comune di Maletto, è tra i primi ad avviare tali progetti in quanto, invece di affidare il tutto ad altri Enti, come hanno fatto altri Comuni, ha preferito fare tutto attraverso i propri uffici, guadagnando tempo.
“Ci tengo a sottolineare l’alto valore sociale dei progetti, che sono stati pensati non solo per migliorare il decoro urbano e sviluppare nel cittadino la tutela dell’ambiente e la cura della “cosa” pubblica, ma anche come occasione per i beneficiari di RdC di uscire dall’isolamento sociale e ricoprire un ruolo di utilità collettiva riconosciuto, attraverso formazione e affiancamento da parte dei dipendenti in servizio” ha dichiarato l’assessore Maria Foti che si è occupata della loro realizzazione. “Oltre a rispettare quanto previsto dalle normative attuali, ha dichiarato il sindaco Pippo De Luca – daremo ulteriori servizi ai cittadini per migliorare il decoro urbano e il verde pubblico. Oltre ai servizi per la scuola tra cui mensa e scuolabus. I progetti sono finanziati dal Ministero, tranne una piccola quota per le assicurazioni, e noi non potevamo perdere questa grande opportunità”.