La postazione del 118 era chiusa, e un 81enne è morto per arresto cardiaco senza che i medici potessero utilizzare il defibrillatore . Certo è difficile sostenere che l’utilizzo immediato di questo apparecchio poteva salvagli la vita. Ma nel paese dell’Etna è scoppiata la polemica: Tutto è cominciato ieri mattina. L’anziano si trovava a casa e all’improvviso ha perso conoscenza. Con il 118 chiuso sul posto è arrivato il sanitario della Guardia medica ha chiesto l’intervento dell’ambulanza, praticando un massaggio cardiaco. Quando è arrivata l’ambulanza i medici hanno usato il defibrillatore e fatto il possibile, ma già era trascorsi troppi minuti. Il primo a protestare è il sindaco, Giuseppe De Luca: “Ci aveva assicurato che la postazione del 118 non sarebbe più stata chiusa. Invece non è stato cosi. Un altro paziente sempre ieri con fibrillazione atriale è stato costretto a raggiungere l’ospedale di Bronte con l’auto dei famigliari. Scene d’altri tempi. Non sapremmo mai se l’utilizzo immediato del defibrillatore avrebbe salvato la vita al nostro nonnino, ma consentiteci di conservare il dubbio. Neanche il piano di rientro sanitario della Regione prevede la soppressione del nostro 118, ora passeremo ai fatti”
L.S Fonte la sicilia 26-10 08