E’ stata revocata dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, la misura del divieto di dimora in Calabria, imposto all’imprenditore edile Giuseppe Capizzi di Maletto, in seguito alla maxi inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura Calabra “Rinascita Scott”. Il giudice, ha ritenuto insussistenti le esigenze cautelari a carico dell’indagato è difeso dall’avvocato Vincenzo Mellia del Foro di Catania. Capizzi, è stato indagato per un appalto in provincia di Vibo Valentia, una gara per la messa in sicurezza di alcune frazioni per l’importo di circa sei milioni di euro. L’offerta di ribasso del consorzio guidato da Capizzi si piazzò al secondo posto in graduatoria, da qui il ricorso al Tar di Catanzaro per rifare la graduatoria. Secondo le indagini, Capizzi versò 50 mila euro per ottenere la vittoria al Tar.
L’inchiesta Rinascita, coordinata dal procuratore Gratteri, è stata una delle più vaste operazioni contro la “N’drangheta” degli ultimi anni. Oltre 400 persone coinvolte e 330 arresti effettuati lo scorso 20 dicembre. Una operazione che ha colpito anche diversi imprenditori, ma soprattutto molti personaggi noti e politici dell’intera Calabria. Fonte “La Sicilia” del 10-01-2020