Sei mesi di reclusione, con la pena sospesa, più 300 euro di ammenda ed il risarcimento al Comune delle ore non lavorate. Questa la sentenza di patteggiamento, concordata fra il Pm e la difesa ed accolta dal Gup del Tribunale di Catania, Francesca D’Arrigo, nei confronti di 12 dei 14 dipendenti del Comune di Maletto, accusati nel marzo dello scorso anno di truffa ai danni del Comune per assenteismo. In 12, infatti, difesi dall’avvocato Francesco Ciancio Paratore hanno chiesto il patteggiamento della pena. Gli altri 2, uno difeso sempre dall’avvocato Ciancio Paratore ed il secondo dall’avvocato Antonio Pillera, invece hanno scelto il rito ordinario. Per loro nei prossimi giorni si deciderà sul rinvio a giudizio. Si chiude così la prima parte di una vicenda che lo scorso anno ha fatto balzare la piccola Maletto agli onori delle cronache. Nel 2011, infatti, carabinieri e guardia di finanza promossero un’operazione congiunta in grande stile con l’obbiettivo di mettere in luce il fenomeno dell’assenteismo negli uffici del piccolo Comune dell’Etna. All’insaputa di tutti installarono, ben nascondendole, diverse microcamere puntate verso gli ingressi e soprattutto verso le macchinette dove si timbrano i cartellini. Poi aspettarono l’uscita dei dipendenti per seguirli e fotografarli con fotocamere collegate a sofisticati rilevatori satellitari. Secondo l’accusa, da quelle immagini è emerso che, fra i 14, c’era chi lasciava il proprio posto di lavoro senza registrare l’interruzione del servizio, chi invece timbrava il cartellino per uno o più colleghi assenti. A tutti furono notificati gli avvisi di garanzia. In 12, hanno scelto di patteggiare la pena, evitando, al momento, di dover risarcire il Comune, che all’udienza preliminare si è costituito parte civile, anche se tutti, prima dell’udienza, hanno già restituito alla tesoreria la parte di stipendio percepita per le ore in cui è stata provata la loro assenza ingiustificata. “Una situazione delicata e per alcuni aspetti per nulla piacevole. – ci dice il sindaco di Maletto Salvatore Barbagiovanni – il paese è piccolo e ci conosciamo tutti. Mi fa piacere sapere che alla fine non sono emersi casi gravi di assenteismo, ma solo leggerezze. Perché quando si contestano 6 ore in 6 mesi, alla fine, questo è. E’ vero anche che oggi il dipendente pubblico, nel rispetto di chi non ha il lavoro, deve dare l’esempio ed assumere un comportamento irreprensibile”.
Gaetano Guidotto Fonte “La Sicilia” del 23-02-2014