Chissà per quanti anni hanno abbeverato gli armenti rubando l’acqua del Comune di Maletto che passava dalle condutture del pozzo di Poggio Monaco. Due allevatori di Maletto sono stati denunciati a piede libero e dovranno rispondere del reato di furto aggravato per aver, fra i boschi di contrada “Bosco chiuso”, realizzato a regola d’arte due allacci abusivi dalla conduttura centrale e collegato ad essi due grossi tubi di plastica. Un lavoro lungo e pure fatico se si considera che i due allevatori, con il tubo, hanno raggiunto gli allevamenti distanti il primo 3 chilometri e l’altro ben 10 dalla condotta. A scoprire il furto sono stati i carabinieri della Stazione di Maletto, coordinati dal maresciallo Luigi Di Stefano. Accorgendosi di una strana diminuzione della pressione nelle condutture a monte dell’abitato, hanno deciso di perlustrare la condotta. Così, a “Bosco chiuso” hanno scoperto delle derivazioni abusive, che hanno seguito fino ad arrivare nelle fattorie dove gli animali potevano abbeverarsi in continuazione e gratis. Per gli allevatori è scattata la denuncia, con i carabinieri che hanno continuato a perlustrare la condotta scoprendo altri allacci abusivi, i cui tubi però erano stati già tagliati. Segno evidente che nonostante la celerità d’intervento in paese, si era già sparsa la voce dei controlli. Intanto, le indagini continuano. I Carabinieri intendono non solo scoprire altri ladri di acqua, ma denunciare per favoreggiamento chi ha permesso che i tubi abusivi passassero sul suo terreno. Tubi che ovviamente con fatica i carabinieri hanno raccolto, sequestrato e portato in caserma. Tredici chilometri di tubo difficile anche da riporre. P. G.
Fonte la sicilia 05/08/08