Quattro migranti, vittime del naufragio avvenuto nel canale di Sicilia il 18 aprile 2015, sono stati sepolti nel cimitero comunale di Maletto. Il sindaco, Salvatore Barbagiovanni, ha risposto positivamente alla richiesta fatta dalla Prefettura di Catania, ed ha accolto le salme dei quattro naufragi, di cui non si conosce nome, età o provenienza. Il naufragio del 18 aprile, è ricordata come una delle più gravi tragedie marittime del secolo. Una barca eritrea è affondata, al largo della Libia con gravi conseguenze. Le cifre parlano di 58 vittime accertate, 28 superstiti salvati, e da 700 a 900 dispersi. Nei giorni scorsi, il parroco di Maletto, Don Salvatore Cucè, ha voluto benedire le tombe dei quattro migranti, alla presenza del Sindaco, Salvatore Barbagiovanni, del vice sindaco Ausilia Calì e dell’assessore Lagò. Una lapide, offerta da alcuni cittadini malettesi, è stata posta sopra le tombe, per ricordare la tragedia. “Un gesto di umanità, per dare degna sepoltura a delle persone partite dalla loro patria in cerca di speranza e futuro – ha detto il sindaco – ma purtroppo, i loro sogni sono finiti in mezzo al Mediterraneo”. Una tragedia immane che, in qualche modo, Maletto (e i suoi abitanti) contribuirà a ricordare nel tempo. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 30-10-2016