Dopo un lungo periodo di feste iniziato con la tredicina di S. Antonio, proseguito con la festa di S. Gaetano e culminato con le feste settembrine dei Santi Patroni Antonio, Vincenzo e Michele è arrivato il momento di tirare le somme di questa stagione che ha visto una ventata di cambiamento nella organizzazione e realizzazione delle feste, infatti, come è risaputo, da quest’anno è la Confraternita di S. Antonio a svolgere questo servizio che ha riscosso consensi unanimi in tutta la comunità. Le feste si sono svolte in un clima di grande serenità, gioia e gusto di vivere la festa così come va vissuta, senza tensioni, nervosismo, giudizi gratuiti che lasciano il tempo che trovano e, invece, ricercando e accettando la collaborazione e i consigli disinteressati di quanti hanno, in qualche modo, voluto rendersi utili per la buona riuscita dei festeggiamenti, tutto ciò è stato largamente gradito e accettato dalla comunità e i complimenti che sono stati ricevuti sono la cosa più gratificante che si può volere e desiderare, d’altra parte il mettersi al servizio comporta rischi non indifferenti che, però, sono stati, con l’aiuto del Signore e dei nostri Santi, evitati e le poche voci di critica che si sono levate sono sembrate sicuramente fuori dal coro, anche perché dettate da sentimenti che cozzano con lo spirito di cui si parlava prima. Senza cadere nelle stupide provocazioni che inevitabilmente ci si pongono davanti si è preferito proseguire, accettando anche la critica costruttiva e riconoscendo qualche limite che è potuto scaturire dalla poca esperienza o dalla frenesia dei momenti che si presentavano di volta in volta. La cosa più bella è che la comunità si è stretta attorno a questo gruppo di fratelli che si sono messi al servizio per un fine comune, dimostrando di essere all’altezza del servizio che si è stati chiamati a svolgere. Pensiamo che questa esperienza si possa ripetere, magari con i dovuti aggiustamenti e con la collaborazione sempre accettata da parte di tutti coloro che si vogliono spendere per questa causa e fare sì che le feste tornino agli antichi splendori di una volta, anche se sappiamo bene che è molto difficile, poiché i tempi sono cambiati, le nuove generazioni non sentono particolarmente questi momenti e ciò è la cosa più preoccupante, per cui è compito prioritario cercare di riavvicinare i giovani con nuove iniziative che non stravolgano molto ma che possano essere di impulso per coinvolgere tutti. Qualcuno in questi giorni avanza l’ipotesi di uno spostamento delle feste in un periodo più estivo, cioè a luglio o agosto; con tutto il rispetto per tutte le opinioni e consigli, crediamo che non sia un problema di date la più o meno presenza di persone alla festa, invece, pensiamo che la tradizione temporale vada conservata, se c’è invece altro da cambiare questo è forse l’approccio che, come detto, non riesce ad essere più quello di un tempo; è compito di tutti sforzarci per migliorare questo fondamentale aspetto. Tornando alle feste appena concluse, è doveroso spendere due parole di ringraziamento per tutti coloro che si sono prodigati e hanno contribuito, dimostrando grande devozione e fede per i Santi Patroni. Senza la collaborazione e il contributo non si potevano raggiungere i risultati ottenuti, ci riferiamo alle solite grandi immancabili offerte dei fedeli, quindi al contributo del comune che anche quest’anno dovrebbe essere uguale a quello erogato negli ultimi anni per le feste, ai servizi offerti dalla Provincia Regionale di Catania e al contributo dell’On. Lino Leanza che si è speso personalmente presso l’Assessorato regionale al Turismo per avere la compartecipazione per il grande concerto degli Stadio e chiudere in bellezza con il concerto dei Beans (stavolta non ha piovuto!!!). Sono questi eventi che hanno contribuito a rendere importante l’edizione 2010 delle feste, senza trascurare l’attenzione riservata nella scelta delle luminarie, “ù sparu”, le bande musicali ecc. Certamente qualcosa va rivista, però tutti ci possiamo ritenere soddisfatti per come sono andate le cose. Un grazie particolare va al comandante dei Carabinieri e a quello dei Vigili Urbani per il grande dispiego di energie messo nel coordinare il servizio d’ordine e di viabilità, ai volontari dei Vigili del Fuoco, alla Croce Rossa Italiana, agli amici di Maletto web e www.bronte118.it/ . Importantissima la spiritualità e la bellezza delle liturgie che hanno visto quest’anno la novità di una celebrazione in rito ortodosso che ha aperto i festeggiamenti di S. Antonio, con la presenza di un prete e un diacono ortodosso e numerosi rumeni residenti nella nostra comunità che hanno vissuto un significativo momento di aggregazione con i cittadini di Maletto, è questo l’inizio di un percorso che, si spera, vedrà in futuro il ripetersi di queste iniziative con appuntamenti fissi e a cadenza regolare. Grandi meriti vanno al nostro parroco Padre Alfredo Longhitano che, nonostante i gravi problemi di salute, è voluto essere sempre presente e la sua presenza è stata forte e sentita da parte di tutti. Nelle celebrazioni è stato supportato da altri sacerdoti da Lui stesso cercati ed invitati che sono risultati molto preparati e hanno predicato la parola di Dio con forza e vigore dando un’impronta decisa ai vari momenti di preghiera. Affollatissime tutte le processioni, sia quelle delle Reliquie, che mancavano da molti anni in quanto spesso le avverse condizioni atmosferiche non hanno permesso il loro normale svolgimento, che quelle dei Fercoli dei Santi, la gente ha seguito i nostri Patroni con devozione ed attaccamento dall’inizio alla fine. Un grazie sentito ai “portatori della vara” che hanno dimostrato grande senso di responsabilità e maturità forse mai riscontrata in passato; è questo un grande segno di cambiamento e di crescita che va coltivato e migliorato negli anni a seguire. Il dialogo, la serenità, l’assenza di inutile stress e di gratuita arroganza hanno contribuito a creare un clima di festa e di concordia che ha avuto la spiritualità partecipata durante le soste nelle quali tutti si sono accostati alla preghiera guidata, si ringraziano pure il coro parrocchiale, i chierichetti, i ragazzi che hanno aiutato per le raccolte, per la preparazione delle liturgie celebrate all’aperto e per i tutti servizi resi all’interno della Parrocchia. Infine, si vuole spendere una parola per i confrati che si sono messi in gioco in questa bella esperienza con gioia, voglia di fare, trascurando a volte i propri affari e le proprie famiglie, per questo ringraziamo le mogli e i figli che hanno capito e supportato chi era preso da questo compito. Un monito va a coloro che potevano fare e dare ma non hanno fatto e dato, cercheremo, alla ripresa degli appuntamenti della Confraternita, di capirne di più, vorremmo ringraziare anche chi ha cercato di seminare un po’ di zizzania, ma per costoro, fortunatamente pochissimi, senza presunzione vogliamo, in tutta umiltà, riservare solo qualche preghiera e, se abbiamo sbagliato in qualcosa chiedere sinceramente scusa. Detto ciò, non resta che chiudere questa nostra relazione ribadendo i ringraziamenti a tutti, ci scusiamo se dimentichiamo qualcuno, ma è implicito che chi ha lavorato con l’intento di dare una mano non può che sentirsi già gratificato e contento di avere speso un po’ del suo tempo per il bene comune. In conclusione, possiamo dire di essere eternamente grati soprattutto al Signore che ha permesso che tutto andasse per il verso giusto, anche il tempo è stato assai clemente. Per quest’anno è andata…speriamo di ripeterci sempre meglio e di fare di più con l’aiuto incondizionato di tutti, affinché questi momenti siano di forte aggregazione e gioia vera per tutta la comunità. Entro breve tempo, presenteremo il bilancio consuntivo delle feste di settembre, lo faremo dandone lettura in Chiesa al termine delle celebrazioni domenicali e anche attraverso apposito avviso che sarà esposto nella bacheca della Confraternita.
Ancora grazie di cuore…
La Confraternita di S. Antonio.