Giro di vite da parte dei carabinieri della Compagnia di Randazzo e della Stazione di Maniace contro il fenomeno dell’abusivismo edilizio in generale, ma soprattutto nei confronti di quei proprietari che incautamente hanno costruito le proprie case nella zone a rischio sismico senza una adeguata progettazione. I carabinieri, infatti, hanno sequestrato 5 immobili e denunciato 11 persone responsabili di costruzione abusiva. Gli immobili non si trovano in un’unica zona, ma distanti fra loro e distribuiti nelle frastagliate contrade della Comunità maniacese. I controlli sono cominciati a fine estate, quando il locale Comando Stazione dei carabinieri, nel tentativo di far rispettare le prescrizioni contenute nel Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, ha predisposto mirati servizi. L’obiettivo era chiaro: contrastare e reprimere il crescente fenomeno dell’abusivismo nella propria circoscrizione, con particolare riferimento ed attenzione alle aree particolarmente a rischio idraulico a causa di fenomeni di esondazione. Maniace, infatti, sorge su una delle più belle aree verdi ai piedi dei Nebrodi, ma essendo bagnata ed attraversata da 3 torrenti che a valle formano il Simeto, è caratterizzata da diverse zone a rischio sismico ed idrogeologico dove vige il vincolo di in edificabilità assoluta con serio rischio e grave pericolo per l’incolumità pubblica. Gli accertamento non sono stati semplici, ma alla fine i sospetti si sono tramutati in fatti e, come detto, 5 immobili sono stati sequestrati ed 11 persone denunciate Autorità Giudiziaria in quanto tutte ritenute responsabili, a vario titolo, di aver costruito senza progetti, mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri. In pratica le costruzioni non solo erano abusive, ma realizzate in zone dove bisognava che fossero costruite con rigidi criteri antisismici, frutto di una attenta progettazione tecnica di un professionista. La Magistratura ha convalidato i sequestri operati dall’Arma ed ha emesso le relative ordinanze di sequestro. Anche l’Ufficio Tecnico comunale ha emanato i provvedimenti di ingiunzione di demolizione, a carico dei responsabili, i quali, se non dovessero ottemperare, rischiano di vedere i suddetti immobili acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune. FONTE “La Sicilia” del 15-11-2011