Continua ad insistere sulla realizzazione della via di fuga, Franco Parasiliti, sindaco del Comune di Maniace, che nei giorni scorsi, a causa delle forti e intense piogge ha raccolto l’appello e le paure dei suoi cittadini di nuovo “sottacqua”. «Abbiamo avuto un temporale durato qualche ora – dichiara – ma è bastato a fare riemergere problemi secolari. Intere zone sono state allagate e alcuni torrenti sono esondati. La contrada “La Piana” era allagata e il Saraceno è salito a livelli da paura. Per fortuna è durato poco e la risposta immediata con mezzi e uomini subito al lavoro hanno dato risultati positivi, già il giorno dopo le strade in cui il torrente era esondato, e le zone interessate erano state ripulite e ripristinate. Ma non possiamo più aspettare. E’ vergognoso che per dare un incarico di somma urgenza ad un ingegnere dobbiamo aspettare almeno tre mesi e poi altri tre mesi per presentare un progetto, sempre se non ci sono ricorsi. Maniace ha assoluta necessità di una seconda strada, in caso di evacuazione se la pioggia blocca l’unica strada che arriva al paese resteremo tutti intrappolati come topi». Una richiesta legittima che sarà ribadita il prossimo 15 giugno, in occasione di una conferenza di servizi convocata dal sindaco, a cui dovrebbero partecipare Prefettura, Protezione civile, Genio civile, presidente della Regione e i vari assessorati regionali interessati, tra cui Ambiente e Territorio.
Il rischio idrogeologico a Maniace è un tema su cui si parla da anni. Il paese è attraversato da tre torrenti, il Saraceno, il Martello e il Cutò, che circondano le zone abitate. Negli ultimi anni parti di questi sono state messe in sicurezza con il miglioramento degli argini e altri lavori, ma c’è ancora tanto da fare a iniziare da una pulizia straordinaria chiesta da anni ma mai realizzata a fondo. Soprattutto, negli ultimi anni, è stato chiesto a gran voce di realizzare un’altra via d’uscita dal paese. Questo perché l’unica entrata passa sul torrente Saraceno, e negli ultimi tempi, con la pioggia intensa, spesso il livello dell’acqua ha superato il manto stradale. Finora è andata bene, e non ci sono state vittime, ma non si può sempre sperare nei miracoli. LUIGI SAITTA Fonte “La Sicilia” del 06-06-2023