Il Carnevale di Maniace non è finito in tragedia solo grazie all’intervento dei carabinieri, pronti a sedare una rissa che stava per degenerare. Nella piazza principale del paese, dove si ballava e scherzava, all’improvviso è subentrato il panico che ha interrotto l’atmosfera gioiosa della festa, fra i carri ed i gruppi mascherati. La tensione è salita a causa di una lite particolarmente violenta. Forse a causa di uno scherzo non accettato, forse a causa della rabbia derivata da acredine che si trascinava da tempo, due gruppi di tre ragazzi ciascuno hanno cominciato a litigare. Prima son volati gli insulti, poi si è passati alle mani. La maggior parte dei ragazzi sono tutti minorenni, solo qualcuno ha già raggiunto la maggiore età. Fatto sta che un minorenne, durante la rissa, ha estratto dalla tasca un coltello, minacciando il primo “rivale” che gli è venuto di fronte. Brandendo il coltello ne ha colpito uno alla spalla ed un altro, che forse tentava di fermarlo, alla mano. A quel punto sono arrivati i carabinieri che hanno bloccato i contendenti. I due feriti sono stati accompagnati al pronto soccorso dell’ospedale “Castiglione Prestianni” di Bronte, dove i medici hanno prestato le cure del caso, evidenziando fortunatamente che le ferite non erano particolarmente gravi. Per questo il ragazzo ferito alla mano è stato dichiarato guaribile in 10 giorni e quello colpito alla spalla è stato ricoverato con una prognosi di 15 giorni. Tutti incensurati, sono stati denunciati per rissa, mentre all’accoltellatore è stata aggiunta l’accusa di lesioni. Ai giudici adesso dovranno dire quale motivo così grave può trasformare una festa in una specie di vendetta rusticana.
R.M. fonte “La Sicilia” del 27-02-2009