Quasi 10000 covoni di fieno sono andati in fumo ieri notte a causa di un incendio che difficilmente non potrà essere considerato doloso. I covoni ammucchiati e coperti da un telone si trovano all’interno di un azienda zootecnica sita a Maniace in contrada S. Andrea, posti addirittura all’aperto in uno slargo adiacente a due fienili, che non sono stati danneggiati dall’incendio solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco di Maletto. L’allarme è stato lanciato lunedì sera intorno le 22 dallo stesso allevatore e nonostante il fieno fosse inumidito dalle piogge dei giorni scorsi si sono alzate fiamme così alte da notarsi con preoccupante evidenza fin dalla vicina Maletto. Così quando sono arrivati i pompieri, non è rimasto loro altro da fare che circoscrivere le fiamme evitando che si propagassero. Solo dopo circa 12 ore di lavoro l’incendio è stato dichiarato domato. Se è vero che non è chiaro cosa abbia scatenato il rogo è vero anche che sul posto non è stato notato nulla che possa far pensare all’azione di una mano dolosa. A dare peso a quest’ultima ipotesi però il fatto che è difficile credere all’autocombustione del fieno umido e al fatto che stranamente nel versante nord dell’Etna i fienili prendono a fuoco come cerini. Negli ultimi anni, infatti, sono ben 18 i fienili andati in fumo. L’ultimo a settembre a Maletto.