«I Comuni, nel pagare i canoni alla Joniambiente per il servizio di raccolta dei rifiuti, devono rispettare tempi e le scadenze previste dal contratto. Altrimenti sono costretti a pagare gli interessi alla società d’ambito». Lo stabilisce in maniera chiara una sentenza del Tar di Catania, che ha condannato i Comuni di Giarre e Maniace al pagamento degli interessi e delle spese legali, appunto perché hanno pagato in ritardo quanto dovevano, costringendo la società Ato Joniambiente a pretendere le somme attraverso 3 decreti ingiuntivi, uno nei confronti del Comune di Maniace e gli altri 2 nei confronti di quello di Giarre. I fatti, per entrambi i Comuni, risalgono al 2006. Il Comune di Maniace non aveva pagato il primo trimestre per un ammontare di 67mila euro, mentre quello di Giarre sia il primo trimestre, per l’ammontare di 656mila euro, sia il secondo di 766mila euro, accumulando un debito di un milione e 422mila euro. Da quel momento è iniziata tutta una serie di interlocuzioni fra gli enti, purtroppo senza risultati fino a quando la Joniambiente si è decisa a presentare alle sedi staccate dei Tribunali di Bronte e di Giarre i relativi decreti ingiuntivi, richiedendo formalmente il pagamento delle spettanze. I giudici hanno dato ragione all’Ato e hanno intimato i rispettivi Comuni a pagare. E, in effetti, così è stato. I Comuni hanno pagato, ma lo hanno fatto in ritardo, facendo maturare degli interessi che Joniambiente ha preteso prima solo formalmente e poi rivolgendosi all’avvocato Salvatore Galvagno, che dopo vari tentativi si è rivolto al Tar. Il 20 settembre scorso, in camera di consiglio, il collegio dei giudici del Tribunale amministrativo, presieduto da Biagio Campanella e costituito dai Francesco Bruno e Giuseppa Leggio, si sono riuniti per visionare gli atti e ascoltare le parti. Ora la sentenza, che condanna, in due provvedimenti distinti, i Comuni a pagare interessi e spese processuali. Il Comune di Maniace, che per i ritardi pagamenti aveva maturato appena 2.091 euro di interessi, adesso, aggiunte le varie spese, dovrà pagarne 8.033, mentre il Comune di Giarre, che aveva accumulato interessi per 30.306 euro per il ritardo pagamento del primo trimestre e 37.827 euro per il secondo, adesso dovrà pagare ben 80.473 euro, di cui 12.340 euro solo per le spese legali. I giudici del Tar hanno anche stabilito i termini massimi in cui ottemperare alle sentenze. Entrambi i Comuni avranno 60 giorni di tempo per pagare. Se non lo faranno loro ci penseranno i commissari ad acta che lo stesso Collegio giudicante del Tar ha già nominato. Commissari che, come si legge nella sentenza, «trasmetteranno una relazione dettagliata al procuratore della Corte dei Conti di Palermo, per l’accertamento di eventuali responsabilità a carico di amministratori e funzionari».
L. S. fonte “La Sicilia”del 29-10-2012