È sicuramente di matrice dolosa l’incendio che venerdì sera ha distrutto un grosso camion e un escavatore in sosta in un terreno privato in contrada Erranteria, al confine tra Bronte e Maniace. Enormi i danni, visto che le fiamme hanno distrutto completamente la cabina del camion, e molti tubi dell’escavatore, che servono a fare circolare l’olio idraulico, necessario per muovere i meccanismi del mezzo. L’allarme è scattato poco dopo le 18. Alcuni passanti hanno visto le fiamme da lontano e hanno subito chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, con una squadra giunta sul posto dal Distaccamento di Randazzo. Per domare le fiamme, alimentate dalla presenza di grassi e liquidi oleosi, i pompieri hanno dovuto faticare per qualche ora. Ma alla fine sono riusciti a spegnere l’incendio, anche se i danni sono stati ingenti. Dal sopralluogo effettuato dai vigili del fuoco, non è emersa la probabile causa dell’incendio, ma è impossibile che due mezzi posti ad alcuni metri di distanza si incendino contemporaneamente, e soprattutto che vengano distrutti dalle fiamme in così poco tempo. Tra l’altro, i due mezzi non erano stati usati recentemente, e il proprietario, un imprenditore edile di Maniace, li aveva per questo depositati in questo terreno di sua proprietà.
Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Maniace e del Nucleo Radiomobile di Randazzo, coordinati dal capitano Nicolò Morandi, che hanno avviato le indagini per capire cosa sia veramente successo, e risalire a chi ha commesso questo vile attentato. Un episodio misterioso, che presenta molti lati oscuri. E che ha procurato all’imprenditore un danno di diverse migliaia di euro. Tra l’altro, il fuoco è stato appiccato a un orario in cui c’è ancora molta gente in giro, segno che gli autori erano sicuri del fatto loro. R. P. Fonte “La Sicilia” del 12-01-2020